Camino Vasco Day02, Hernani _ Ordizia, 37km

Dopo la cena all’Aralar Taberna, bar assolutamente basco dalla musica agli avventori, nella basica pensione la luce si spegne presto e la notte scorre tranquilla.
Il risveglio è per le 07.30, tanto fino alle 08 è buio pesto: c’è quindi tutto il tempo per far colazione con calma nel bar di fronte e, tempo un’oretta  eccoci pronti a partire.
Ormai è mattina sul serio, e la temperatura è già piacevole, quindi il pile semiaperto è più che sufficiente: attraversiamo il paese mentre le campane suonano la mezza e dirigiamo verso sudovest, lungo la pedonale alla volta di Urnieta, dove arriviamo in fretta (alle 09.15) e proseguiamo verso Andoain lungo un bidegorri che sfrutta il tracciato di una linea ferroviaria dismessa (ore 10.00, 7km circa).
Il paese si srotola in linea retta, abbastanza anonimo, sul fondovalle, ed attraversarlo prende una mezz’ora: usciamo quindi sul ponte che porta sulla sponda opposta del fiume Oria, che diviene la nostra via maestra e ci accompagnerà fino a fine tappa.
Sono ormai le 11.15 quando, al ponte che introduce a Villabona (e sono ormai 14km), ci concediamo, senza attraversarlo, una sosta di trenta minuti in panetteria.
Si prosegue su questo lato, tra il rio Oria e la ferrovia: vecchie fattorie assolate a destra; strada, zona industriale e traffico a sinistra di là del fiume… sinceramente non proprio un granché, questa tappa!
I bidegorri sono percorsi pedonali e ciclabili interamente asfaltati, solitamente dipinti di rosso, che spesso affiancano le strade, anche quelle trafficate: la maggior parte di questa giornata la trascorreremo proprio così, a bordo strada pestando asfalto o cemento.
Peccato, perché le verdi colline, la temperatura mite ed il cielo a tratti limpido o comunque poco nuvoloso, inviterebbero a più ameni sentieri.
Ma tant’è: zitti e camminare!
Neanche un’ora ed eccoci al villaggio di Anoeta (12.30) e poi, cinquanta minuti dopo, a Tolosa, antica roccaforte ed oggi animata cittadina. Esauriti questi primi 19 chilometri e vista l’ora, un menù Al Fronton ci può stare: peccato che nell’antico edificio le porzioni non siano all’altezza del restauro alla moda!
Vabbè dai: 14.30 e si va, ancora sui bidegorri, raggiungendo il villaggio di Alegia (15.45, 25km) dove ci godiamo il sole su una panchina con vista sul tradizionale fronton, dove una coppia padre-figlio fa schioccare la pelota con entusiasmo.
Una ventina di minuti di pausa e altri 6 chilometri, passando per Ikatzegieta ed arrivando a Legorreta (17.20, 31km): ecco perché la pensiòn e la casa rural non rispondevano al telefono… una è chiusa e l’altra in vacanza!
Cercare le stanze su booking è abbastanza semplice, ma concludere un po’ meno: mentre Aitor e JR (Juan Ramòn, pero llamame JR!) ci invitano per un drink riesco a confermare una stanza ad Ordizia… altri 6 chilometri, hombre!
Uff, non ci voleva ma poco da fare, non c’è alternativa: sempre asfalto a bordo strada mentre cala la sera, ma alle 18.45 eccoci in hotel… giornata lunga!

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