Day01 Madrid_Manzanares el Real, km35
27 dicembre
Giretto serale per Madrid, cena e poi in ostello: ci son gli zaini da preparare!
La sveglia suona, spietata, che è ancora buio: alle 0730 siamo già in strada, diretti a Puerta del Sol… il piano è di saltare a piè pari i primi 12km sui marciapiedi cittadini e partire direttamente dalla periferia.
E così facciamo: il tempo di fare i biglietti e cambiare un paio di linee e, dopo la sospirata colazione, la partenza ufficiale è alle ore 0900 dal cementerio de Fuencarral. È infatti qui che inizia il camino de la Canada, una sterrata che si dirige tra aridi prati, sparuti alberi e secchi cespugli in direzione nord. È giorno ora: nonostante il freddo un timido sole inizia a scacciare la brina che ricopre ogni cosa, il cielo è azzurro, poche le nuvole, nessuno in giro e la sierra de Guadarrama si staglia all’orizzonte… sembra proprio un buon inizio!
Attraversiamo questa brulla distesa, anticamente conosciuta come Dehesa Quemada, cominciando a familiarizzare con il percorso: sottopassiamo strade e ferrovia e solcando pascoli e colline giungiamo al nodo viario di El Goloso (h1015), dove si incrociano strada principale, linee ferroviarie, pista ciclabile a doppia corsia (sì, in Spagna!!!), sentieri vari e Camino… bello trafficato, qui!
Qualche metro di ciclabile e riprendiamo a seguire le frecce gialle tra i cespugli: in lontananza è ben visibile il pueblo di Tres Cantos, verso il quale dirigono tutte le vie, ma non noi!
Infatti, poco prima del paese, lasciamo la ritrovata ed obbligatoria ciclabile per una bella via pecuaria (antichi percorsi di transumanza) che muove verso Colmenares Viejo.
Percorse le prime centinaia di metri ci fermiamo giusto una decina di minuti, per fare il punto e bere un goccio: 1140 e si riparte, sotto un sole ormai deciso che convince me e Jorn a restare in maglietta… che ben!
In discesa guadagnamo il fondo di una valle e, a più riprese, traversiamo un allegro arrojo (quello de la Canaleta, credo) che ci accompagna per un buon tratto prima di cedere il passo all’ultima, lunga salita verso Colmenares.
Ancora pascoli popolati principalmente da vacche e cavalli, anche se non sono assenti alcuni greggi di pecore, e, in lontananza, lo skyline delle tre torri della capitale iberica.
Sopra di noi un nutrito gruppo di gipeti volteggia pigramente… credo siano qui per il bestiame! O almeno spero!
Ore 1330: finalmente in paese! Tempo 10 minuti ed ecco un tavolo sotto il quale infilare i piedi per un plato combinado ed una birretta!
1430, caffè e si riparte: il giorno è ancora lungo e scegliamo di fare qualcosa in più oggi e di riposare domani… usciti dal paese senza difficoltà, imbocchiamo subito un percorso ciclopedonale che porta alla canada de Guadalix, bel camino che si snoda sulla sierra tra rocce granitiche, alberi tenaci e muretti a secco.
Sul vecchio puente del Batan attraversiamo un arrojo, proveniente dall’embalse de Santillana, poi ci arrampichiamo di nuovo tra i pascoli… ogni tanto un toro bravo o una vaquilla ci lanciano un’occhiata sbuffando, ma in generale passiamo leggeri lasciando solo qualche traccia sull’arido terreno.
Alle 1650 una pausa di quindici minuti per un paio di madalenas e via ancora in leggera salita fino al punto più alto di oggi, la Cuenca alta Manzanares, da cui, con la nostra meta ben visibile sotto di noi, si può solo scendere.
In breve raggiungiamo il fondo valle, traversiamo il ponte e giungiamo a Manzanares el Real, bel paesone dotato di castillo e affacciato sull’invaso artificiale di Santillana: qui siamo finalmente ai piedi della Sierra de Guadarrama.
Alle 1815 eccoci all’hostal La Pedriza, giusto quando il sole si nasconde dietro le sierras e la temperatura, di colpo, si fa sensibilmente più rigida… che tempismo!