MediterraneanConnection2021 Day06 Port de la Selva _ Matarò, 186km 1511mD
Solita sveglia e solita routine, ma con supplemento pulizia alla trasmissione, che dopo la Dakar di ieri ne ha proprio bisogno!
Dimenticavo che fare colazione ad orari decenti non è possibile, da queste parti, quindi mi arrangio con un paio di cose rimaste in fondo alle borse, e via!
08.15 e subito in leggera salita tra querce, pini marittimi ed ulivi, a rimontare la stretta vallata che scende verso Port de la Selva dal Cap de Creus: basta poco e la strada si snoda tra boschi e rosse pareti rocciose, panoramica e spesso aerea. Pochi veicoli e qualche ciclista, la temperatura è ancora fresca e la salita godibile, con la cima sempre in vista: prima di giungervi, però, bivio direzione Empuriabrava (08.45, 5km), che è quasi ora di scendere sulla costa!
Dopo un tratto altrettanto lungo in quota, giù in picchiata pennellando le curve, piombando sull’incrocio per Roses di quella che non è più una stradina di montagna ma una principale ampia e ben asfaltata.
Via veloce, allora, ed alla rotatoria prima di Empuriabrava seguo una signora con la bici col cestino: mossa vincente, in due minuti ecco il cartello di una ciclabile locale!
Lo sterrato procede facile tra aree umide e canneti, attraversa il parc d’Aiguamolls e raggiunge in breve Castellò (09.40, km27), sorprendente paese medievale, che gironzolo in bici un quarto d’ora prima di cedere al richiamo della tostada!
Colazione nella bella piazzetta dietro la catedral, spesa liquida e si può ripartire. Fa caldo sul serio, adesso, ma c’è solo una lieve brezza: nessuna battaglia controvento, per ora!
Uscendo dal paese provo ad evitare la strada principale a colpi di secondarie e mi imbatto in alcune indicazioni locali e nel cartello “Pirinexos”: ok, ci provo!
Belle sterrate tra i campi, qualche tratto single track nelle radure, frutteti e risaie, stalle e fattorie, piccoli borghi medievali ben conservati, qualche strappetto in salita ma niente di che, qualche tranquilla secondaria a fare da collegamento: proprio un bel percorso!
E insomma Saint Pere Pescador (1100 km38) dove si scavalca il rio Fluvià, L’Armentera (11.10 km41) dove si segue il fiume e poi ci si ributta tra i campi fino a Villadamat (11.40 km50), dove si va ancora su polverose strade rurali tra grano, viti ed ulivi fino Castell d’Albons (11.55, km53) in cui anche l’asfalto vuol fare la sua parte.
Un po’ di tranquilla e deserta secondaria fino a Bellcaire (1205 km56), dove una quarto d’ora ed una cerveza y limòn sono i benvenuti, e dove realizzo l’avvenuta diserzione di camicia e mascherina! Esticazzi!
Carretera vella d’Ullà fino all’omonimo paese, poi a Torroella si scavalca il rio Ter (12.30 km60) ed incontro Carlos e Jonathan (“Nombre tipico espanol!” “No me jodas, tio!”) con cui si pedala e si chiacchiera passando per Fontclara, San Julià (13.16 km74), Sant Feliu, Torrent (13.35 km78), sempre tra campi e coltivi punteggiati di bei borghetti medievali, fino a La Barceloneta (13.50 km81) direttamente nel cortile di Carlos!
A bere qualche birretta all’ombra del grande albero davanti casa il tempo passa veloce: quasi un’ora e mezza, e bisogna salutarsi! Muchas gracias!
Tentativo infruttuoso di trovare un tavolo ai due ristoranti locali e tocca ripartire sul serio, su carrettera principal purtroppo, a tagliare l’interno fino a raggiungere la costa alla periferia di Palamòs (15.45 km92), dove il pranzo è in pieno svolgimento e c’è posto anche per me!
Un’oretta a tavola dovrebbe rimettermi in sesto, ma sarà l’aria condizionata, sarà il gran caldo, sarà il vento contrario, sarà il vino tinto, ho le gambe di piombo.
Vabbè, bisogna pedalare lo stesso!
Passo le rinomate località turistiche di Platja d’Aro (17.10 km101) e Sant Feliu de Guixols (1730 km106) facendomi largo sulla passeggiata, poi bisogna raccogliere le energie: mi aspetta la senda littoral, ovvero la corniche per dirla alla francese, fino a Tossa del Mar (19.20 km129).
Son più di venti chilometri di saliscendi a strapiombo sulla costa, che ti fanno pagare in sangue e sudore ogni caletta, ogni spiaggetta, ogni squarcio di panorama.
Dopo ogni, troppo breve, discesa, le ginocchia cigolano o urlano per l’effetto del cambio pendenza quando, ancora una volta, si risale.
Ed il vento contrario non aiuta.
Muso duro e barèta fracada, e si fa anche questa, ma che fadìga!
Dopo Tossa il più è fatto: ancora qualche strappo e abbondanti falsopiani amezza costa fino a Lloret, altra trappola per turisti (20.00, km140) ed infine ecco Blanes, la porta della Costa Brava!
Tocca scendere sul litorale per fare un salto alla sa Palomera, lo scoglio che segna l’inizio geografico della costa ed ha segnato la fine della combo “Haute Route Pyrenèes + Camì de Ronda 2012” per il sottoscritto (20.30 km146).
È anche il posto dove mi hanno rubato lo zaino lasciandomi, letteralmente, in mutande!
Risalgo verso statale ma poi indovino una laterale, seppur spesso interrotta da lavori, e via ancora, senza pietà!
A Pineda lascio la secondaria e scendo sulla spiaggia per percorrere la passeggiata (21.25, 159km) che però si interrompe a Calella.
Canotta fluo, casco in testa, luci accese, torno sulla principale e dirigo verso Canet (22.05 km169) dove riesco a fare un altro po’ di lungomare su bella sterrata. Supero il porto e vado anche un po’ troppo oltre, ma risolvo comunque e riguadagno la principale per gli ultimi colpi di pedale in apnea da Caldet (22.35 km176): in breve sono a Matarò (23.10, 186km, 1511mD) e questa prima tranche del viaggio è compiuta!