The way home: Berlino _Castelfranco… 22h by train!!

Lunedì 30/ Martedì 31 Agosto 2016
Fichissimo weekend berlinese in compagnia dell’amico Jorn: pedalando senza zavorra, mi conduce in un lungo tour dei monumenti storici e degli storici locali punk degli anni ’80 e ’90… Qualche birra, qualche currywurst, cibo indiano, thai, viet, mexicano ed una pizzeria! Ho una fame che mi mangerei i copertoni della bici, e ci do dentro alla grande!
Bellissima Berlino, me la sono proprio goduta: multietnica, multimediale e a misura di bici… cosa vuoi ancora?
Ma ormai è ora: alle 21.50 di questo tranquillo lunedì sera cittadino, la bici, nuovamente affardellata, compie gli ultimi chilometri per raggiungere la stazione centrale ed il treno per Karlsruhe… un ultimo saluto al mio anfitrione e, caricata la dueruote nell’apposito vagone, mi sistemo su di un paio di sedili per questa prima tratta notturna.
Sonnecchio un po’, risvegliandomi sempre più rigido: a 20 anni non era così!
05.10, eccoci qua: giù la bici con relativo cazziatone del capotreno perché ci metto troppo, e poi caffettone e pasta al bar della stazione…
Tre ore da ammazzare in qualche modo e si riparte verso Munchen: sarà che il treno ha 10 minuti di ritardo, sarà che sono un po’ rinco dal sonno, sarà che l’annuncio in anglotedesco non mi suona chiarissimo, ma all’orario previsto smonto a Munich Pasin, ovvero alla fermata precedente la mia!
Già sulla banchina sento odor di bruciato, ma il treno chiude le porte e riparte: chiedo dove siamo e realizzo che, sul serio, ho toppato! Cazzo!
Freneticamente consulto un tabellone delle partenze, interrogo un paio di passeggeri e guadagno al volo un treno diretto a Munchen centrale: magari ce la faccio!
Smonto al volo all’orario previsto per il Munchen-Venezia: inforco la bici e mi apro la via a forza di scampanellate e “sorry bitte” dall’ultimo binario della stazione, il 28, al 15 dove dovrei trovare la coincidenza… stanno per chiudere le porte!
Un fischio ed un urlaccio al controllore che, dubbioso prima e contrariato poi, mi fa comunque salire… Grazie, ritardo!
Adesso fino al mio Veneto posso rilassarmi, porca miseria!
I miei vicini di sedile sono dei ciclisti che viaggiavano sul mio treno: mi chiedono che cavolo ho combinato, e si chiacchiera un po’.
Scendono in Austria, e vengono rimpiazzati da Corrado e Sabina, anch’essi con bici e bagagli al seguito, reduci da un giro tra Inn e Danubio… altre chiacchiere e gli scrocco pure un panino, che co sto casino son senza cibo da stamani e le occhiate involontarie che lancio ai loro sandwich impietosiscono la coppia: grazie mille, ragazzi!
Verona, e per loro è ora di scendere: io proseguo fino a Padova, anche se il biglietto dice Venezia, che faccio prima… infatti prendo un locale e verso le 19.30 eccomi al paesello.
Un salto al bar di Alberto a recuperare le chiavi di casa ed eccoci qua: il coso segna 4493km, di cui 90 pedalati scarichi a Berlino.
4402 km Castelfranco-Berlino, percorrendo la Francia in senso orario e poi proseguendo attraverso Belgio ed Olanda, per poi traversare la Germania da Ovest ad Est, fino alla capitale.
Bè, mi son proprio divertito!
Un grazie di cuore alle persone che mi hanno aiutato a trovare la strada, che mi hanno offerto un bicchiere di succo fresco o una bottiglia d’acqua o la colazione, o addirittura che mi hanno ospitato in casa loro: grazie quindi ad Arthur a Bordeaux (Francia), Mattias ad Oostduinkerke (Belgio), alla famiglia Bujk ad Hardinxveld (Olanda), alla famiglia Bernhard ad Hebersiedlung (Germania) e all’amico Jorn a Berlino…
Grazie, Thanks, Merci, Danke, Bedankt!!!
Avete reso questo viaggio ancor più speciale!

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