OrientXpress Day23 Kélli_Ohrid, km122
Giovedì 25 luglio
Ceno da Taskas: dopo aver seccato la prima birra arrivano insalata greca e carnazza, con un po’ di birretta in più… il gestore mi permette di dormire in centro al villaggio, in un salone adibito alle feste.
Mi ci sistemo che son ormai le 2300, poi esco per un’ultima birra in compagnia dei ragazzi che animano la piazza: sembra che tutto il paese sia ai tavolini dei bar o a passeggio!
La notte trascorre tranquilla, ma pago dazio alla stanchezza: sveglia alle 0800, colazione al bar e partenza alle 0930.
Subito discesa a bomba tra le brulle montagne solcate da forre e fenditure: passo Vévi (0950, km3206) e scendo ancora fino al fondovalle, dove ritrovo la principale abbandonata ieri (1000, km3211).
La percorro per un quarto d’ora (1015, km3216) e la lascio al bivio per Itea, che raggiungo in breve: bella valle, tenuta a lavanda, grano, mais.
Altro bivio, stavolta con le indicazioni per il confine (1045, km3227): ancora poco ed ecco l’ultimo paese della Grecia, Niki (1100 km3231), prima del confine con la Repubblica della Macedonia del Nord.
Giusto quindici minuti di spesa ed ingestione liquidi e mi avvio verso i controlli, sbrigativi in Grecia, decisamente meno sull’altro lato: ed eccomi in Makedonia (1125 km3233) lungo la E65, asfalto sovietico e alfabeto cirillico.
Anche qui, il minimo comun denominatore dall’Italia in poi: sale scommesse, vlt, autolavaggi.
Zigzago tra buche, crepacci e crateri fino a Bitola (1210, km3248) dove mi fermo per merenda e scopro che il fuso è lo stesso di casa: ho guadagnato un’ora!
Birra, insalata, dolce al cioccolato, caffè: un’ora e dieci dopo son passati… dieci minuti!
Ore 1220 e si va, dunque, su strada decisamente migliore: due corsie più corsia d’emergenza, buon asfalto e pendenza tra il 4 ed il 6%… un’oretta in salita (1320, km3262), breve discesa e conseguente risalita con pendenza rinforzata fino al passo Davat, a quota 1169mslm (1410, km3273) da cui piombo, godendo di ampi scorci sul Prespansko Ezero, sulla città di Resen (1430, km3283) da cui, ovviamente, dopo breve pausa e tratto in falsopiano, tocca risalire, mediamente al 5% (1515, 3293) fino a raggiungere il passo Bukovo, 1190mslm (1545, km3297), ultimo scoglio della giornata.
Dopo aver svuotato una bottiglia di tè all’ombra di una baracca a presidio del passo, è ora di scendere verso il lago: giù a bomba fino a Kosel (1615, km3313) da cui si pedala in scioltezza per un quarto d’ora, fino a giungere alla zona pedonale di Ohrid (1630 km3320) ed in breve all’Old Town Hostel.
La cittadina, in posizione dominante sul Ohridsko Ezero, vanta origini molto antiche, ed è una sorta di Riccione macedone, ma molto meglio!
Antichissime chiese, moschee, una fortezza medievale ed un teatro greco-romano: che sorpresa!
Lava lava, stendi, barba capelli doccia e poi via ad esplorare la bella città vecchia: davvero piacevole passeggiare tra le stradine serpeggianti in continuo saliscendi (eh sì!) ma dopo due ore è tempo di una romantica cena in riva al lagol