SouthoFwhyNOrTh! Day18 Laubegast_Melnik, km158

Martedì 14 agosto

Sveglia, faticosa, alle 07: notte non solo piovosa, ma calda ed umida… In qualche modo il sonno viene, anche se ad intermittenza, ma tutto sommato qualcosa si riposa, nonostante i numerosi animaletti indaffarati in questo lenzuolo di bosco!
Vediamo un po’: telo esterno bagnato, il resto solo umido… poteva andare peggio! Uno se ne sta appeso per un po’ ad un ramo a sgocciolare, l’altro è già piegato ed imbustato mentre faccio colazione, poi rigoverno, affardello e, ore 0820, spingo la bici fuori dal bosco: dai che son le ultime fiammate!
Dieci minuti nel fresco del mattino ed ecco Heidenau, altri venti e tocca a Pirna (0850, km5925), poi a Swehken (0915, km5933), dove si procede in saliscendi sul costone a lato della ferrovia, che ci ruba la riva del fiume, mentre sull’altro lato alte e spigolose falesie ci osservano: in questo tratto non c’è più spazio per campi e prati, dato che l’ampia valle dell’Elba si restringe mentre si avvicina al confine.
Raggiungo Kurort Rathen (0925 kn5936) dopo questo tratto tutto sommato impegnativo: qui la valle riprende ad allargarsi un po’, sia pur dominata dalle strapiombanti falesie sulla riva ovest. In breve, per stretta secondaria, si giunge a Konigstein, dallo strategico castello appollaiato sopra il gomito del fiume, e quindi a Bad Schandau (1005, km5948), il cui centro è accessibile via ferry essendo sulla riva opposta.
Ultime pedalate in Germania, dato che alle ore 1040, km5959, arrivo al confine con la Czek Republik! Piccola pausa e foto di rito, poi via andare, che la meritata birra ceka mi aspetta!
Mezz’oretta di impianti industriali degradati e scali merci, non proprio un benvenuto incoraggiante, ed ecco, una volta attraversato il ponte, la città di Decin (1115, km5970) e l’agognata sosta panino e birretta: tre quarti d’ora, che impiego anche per studiare il prossimo tratto di strada, quello che mi condurrà a fine corsa!
Riparto a mezzodì, mi infilo sotto il ponte con inversione ad U e via lungo la riva sinistra, sempre verso sud: Usti (1325, km5996) e, sorpresa!, dieci minuti dopo ecco la ripida rampa di scale metalliche necessaria a scavalcare una ciclopica chiusa sul fiume… Semplicemente criminale!
Fortunatamente incontro un “ciclista” con una pesante elettrica, tre batterie ed un paio di borsoni: lo aiuto a superare l’ostacolo e lui ricambia il favore. Ripetiamo lo schema per la discesa, poi qualche chiacchiera e via, che lui deve cambiare batteria!
Mentre pedalo scrutando la riva in cerca di birra, intravedo due facce conosciute: Giorgio e Luca, orfani di Marco che si è fermato a Berlino, anch’essi assetati cercatori di ristoro!
Uniamo la nostra sete ed alle 1500, km6023, la bella cittadina di Litomerice è il posto giusto per una bella sosta! Giriamo un po’, poi, vista l’ora, ripieghiamo su di un turco-chino-ceko per spaghetti di riso e cocacola!
Co xè fame xè fame!
Spazzoliamo tutto e vai che si riparte assieme, visto che i nostri piani coincidono: fine tappa a Melnik, circa due ore da qui.
Son le 1630: un’ora di argine piacevole e veloce, con ampie anse e belle aperture, ed ecco Roudnice, che bypassiamo (km6043), e poi, ultimo sforzo, Melnik, che ci accoglie con una bella deviazione causa lavori in corso sul ponte inagibile, ma che risolviamo tornando indietro e pedalando il ponte “autostradale”…
Ci separiamo ad una rotonda, per ritrovarci più tardi: ore 1915 e km6073 sul coso per me, di fronte all’hotel Olympionik.
Prendo possesso della stanza, lavo la roba e la stendo tirando il filo tra porta e termosifone, apro la tenda per asciugarla, faccio una doccia e raggiungo i ragazzi per cena, lassù in centro…
Ultima sera, si festeggia!!!

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