SouthoFwhyNOrTh! Day19 Melnik_Praga, km72
Mercoledì 15 agosto
Megaburger Grizzly Daddy con 600gr di carne, patatine, tre birre… Ok, cominciamo a capirci! Purtroppo scattano le 23, e i locali sprangano le porte mentre gli osti ci scacciano in malo modo… Ma è presto, cazzo! Niente, tanto vale ritirarsi nelle proprie stanze, ci becchiamo domani!
Sveglia comunque alle 0730, ciclopica colazione a base di uova, bacon, toast, yogurt, muesli, succo e caffè, ripiegare la tenda, sistemare i borsoni, caricare la bici… e aspettare notizie dei cremaschi!
Ultima tappa in compagnia!
Ore 0915: appuntamento al ponte!
Tempo di arrivare un paio di chilometri più in là e scalare il suddetto manufatto stradale ed ho già caldo: riguadagniamo l’Elberadweg e via subito a raggiungere l’ottocentesca chiusa che regola l’immissione della Moldova (qui conosciuta come Vlatva) nell’Elba, proprio di fronte al castello che domina Melnik e l’importante crocevia idrico. Poi si procede senza possibilità di errore lungo la riva, passando Zalezlice, fino alla scelta “ferry o scale” al km6088: scegliamo “scale”!
Bon… occorre arrampicarsi per quattro pianerottoli lungo i pilastri di un un’enorme pipeline che scavalca il fiume: Luca mi aiuta con l’incudine a pedali, parzialmente scaricata, dopo aver agilmente trasportato la sua cannondale in carbonio… per fortuna, se no dovevo scaricarla completamente, la teutonica dueruote!
Superata l’ostacolo e risistemata la bici si riparte, giungendo, ormai ore 1100 e km6102, al Salomonovy kanal ed a quello che sembra un vecchio ponte ferroviario che attraversa la Moldova: raggiungiamo quindi la riva opposta e, di seguito, il villaggio di Ralupi (1120, km6108) e la chiusa di Dolanky (1135, km6112), dove la sosta radler è la benvenuta!
Ore 1210… siamo alle ultime battute, ormai: serpeggiando lungo il fiume, tra boschetti, imbarcaderi, falesie, sterrate, villaggi, ci avviciniamo alla città. Il panorama si fa più fitto di costruzioni residenziali: condomini, ville, residence con darsena, ed aumentano anche i ponti e le strutture sportive, mentre comincia ad intravvedersi lo skyline della capitale boema… Ancora qualche giro di pedale e, quasi senza accorgercene, siamo in centro!
Ore 1345 e km6140, Praha, ponte Carlo (Karlov Most): torme di turisti ed imbonitori, ma qualche foto la facciamo lo stesso!
Poi, fendendo la calca, ci portiamo sull’altra riva verso Mala Strana e scaliamo i colossali sampietrini locali fino al Prazky Hrad per godere della vista della città dall’alto e scattare altre stupide foto!
Poi giù, mitragliando sul brutale pavè boemo verso la città bassa, dove un chilo di prosciutto alla brace con patate ai crauti e bacon, debitamente affogato da un paio di bionde, suggella l’impresa!
Gran finale col tipico coso dolce, il rotolo caramellato come si chiama, ripieno di gelato al cioccolato… direi che ci siamo!
Ma il tempo è tiranno, son già le 1620!
Di corsa in piazza San Venceslao: pacche ed abbracci e lascio Giorgio e Luca, che domani si spostano a Monaco per rientrare dal Brennero, per raggiungere la stazione centrale di Praga (1645, km6148) dalla quale Flixbus mi porterà prima a Vienna e poi a Mestre…