SouthoFwhyNOrTh! Day11 Fanefjord Skov_Rostock, km99

Martedì 07 agosto

Nonostante la folla, uno dei quattro shelter è libero: mio!
Mi sistemo, veloce spolverata coi fazzoletti umidi, e via di fornello chiacchierando con l’unico altro ciclista tra i presenti, Jean-Pierre.
Alle 2300, già nel sacco tentando di scrivere il diario, arriva il ko: ci resto secco, alle 0645, a scoprire che è rimasta solo la famigliola alla mia destra… non mi son accorto di sette otto persone che sbaraccavano, preoccupante!
Vabbè, comunque avanti con la routine del mattino: colazione, borse, manutenzione rinforzata causa sterro supremo e partenza!
0830 ed esco dalla faggeta vista mare sterrando allegramente, per poi sterzare sull’asfalto e raggiungere Vyndebaeck ricongiungendomi con la ciclabile n9: sempre tra campi e spiagge attraverso Harbolle e giungo a Bogo, 0920 km5123, dove faccio il biglietto all’automatico ed aspetto il ferry, che ho mancato di 5 minuti.
Ne approfitto per mettermi in pari col diario, poi, 1015 puntuale, imbarco ed un quarto d’ora dopo eccoci dall’altra parte, a Stubbekobing. Rapido studio della carta, breve giretto in paese, e via subito sulla ciclabile litoranea, sospesa su polveroso sterrato ad un passo dal mare.
Percorso molto bello, ombreggiato da filari d’alberi, serpeggia sinuoso sulla riva, sempre a pelo d’acqua, alternando brevi tratti asfaltati a più lunghi e piacevoli sterrati, più o meno veloci, fino a Hesnaes (1125, km5137) dove i faggi crescono anche sulla riva ed il profumo di bosco si mescola alla salsedine. A mezzogiorno (km4147) una breve sosta barretta s’impone, giusto un quarto d’ora in riva al mare su di una spiaggetta deserta, poi via ancora sterrando in ombra tra i faggi fino a Ulsev Strand (1230, km4150), dopo il quale mollo la n9 per la n8, barattando il solito taglio verso l’interno, direzione ovest, con il più logico procedere sottocosta verso sud.
Giungo a Maryelist alle 1305, km5160, e penso che una pizza all’ombra ci stia tutta!
Un’ora e poco più e via di nuovo, stavolta sulla n40 che attraversa in fuoristrada tutta la pineta, ora molto più mediterranea, fino a Gedesby (1445, km5172), dove prendo una ciclabile locale verso il ferry.
Arrivo a pelo, ma: ticket office chiuso, nessun tabellone partenze visibile e comprensibile, nessun operatore umano, macchine automatiche bisbetiche… Perdo il battello. Esticazzi!
Il prossimo ore 17… e riguardo il tabellone: Berlin non è la destinazione, è il nome della nave!
Avrei dovuto saperlo?
Nel frattempo sistemo due cose e mi faccio barba e capelli nella toilette del terminal, così imparano a non aspettarmi!
Poi, nell’attesa, conosco Giorgio, Luca e Marco, da Crema, che scendono verso sud: si chiacchiera un po’, anche durante la traversata… poi si smonta: ore 1910, Rostock, Germany!
Urge una birretta per festeggiare!
Poi, sai com’è, una cosa tira l’altra e vabbè, mi trovo un ostello poco fuori città: mica facile da trovare, ma, ore 2200 e km5194, eccoci qua! Check-in, doccia, vestiti puliti e torno in città: i ragazzi mi aspettano per cena!

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