SouthoFwhyNOrTh! Day10 Ordrup_Fanefjord Skov, km136

Lunedì 06 agosto

Bellissima e solitaria la spiaggia, ma il vento implacabile minaccia di seppellirmi prematuramente! Mi sposto quindi sotto la tettoia del kiosk con tanto di toilette pulita e carta igienica!
La notte è tornata in formato standard o quasi, e trascorre tranquilla: consueto risveglio alle 0645, solita routine con un po’ più di attenzione alla catena, poi alle 0830 si parte, a riprendere la statale verso Koge, che ieri ho preferito alla ciclabile per stare più vicino al litorale dell’Ostersund e cercare un posto per il bivacco.
A Koge, 0900 km4976, ritrovo dunque la pista n9 che segue per un po’ la ss209: mezz’ora e a Valloby prendo una ciclabile tra acquitrini, campi e canneti fino alla ss261, che mi porta a Stroby ad acquistare una nuova cartuccia per il fornello e poi via per secondarie, sfiorando una gigantesca ed interessante azienda agricola (1020, km4996), raggiungere in quindici minuti Siversleg, dove scampanello 5 volte per festeggiare i 5000km appena scattati, poi per strada secondarissima fino a costeggiare la cava di gesso Stevns Kridtbrund e giungere allo Stevns Fyr Center (1055, km5006), complesso composto da un faro, una casa del custode e da un complesso missilistico dismesso, risalente alla Guerra Fredda, di cui restano solo le postazioni, il tutto a strapiombo su bianche scogliere di gesso.
Dopo un’occhiata alla casa ed al faro, mi dirigo prima, parte in bici parte a piedi, verso le cave, a nord, poi, sempre a filo di scogliera e fuori programma, verso sud: 6km  di sterrato lento e duro, ma che spettacolo!
Dapprima si giunge ad una chiesetta incombente sulla spiaggia sassosa sottostante, poi, sempre occhieggiando ai bianchi spigoli e terminato lo sterrato (1210, km5013), al porto del borgo di pescatori di Rodvig, ore 1225 km5026, giusto in tempo per la pausa pranzo!
Un’oretta tranquillo all’ombra e via ancora per l’interno, attraverso il borgo di Lund (1355, km5023) infastidito da un poderoso vento da sud-sudest che mi sbatacchia senza pietà! Poi a Faxe Ledeplats (1430, km4034)
ritrovo il percorso costiero, sia pure lungo una statale, che conduce, 1540 km5053, a Praesto, dove faccio spesa per la merenda e cerco info, trovando una mappa in un bike shop: quaranta minuti spesi bene, posso ripartire!
Esco dal paese, bello colorato, e mi aspetta un bel tratto di puro saliscendi, che devo attraversare l’interno per cambiare versante: tra campi dorati a perdita d’occhio, punteggiati da casette e fattorie, passo Sandvik (1710, km5066) e scendo in picchiata verso Kalvehave (1750, km5077) dove attraverso il ponte che mi porta ad un’altra isola, la più esterna: seguo la ss59 fino al bivio di Lendenmark (1820, km5086) dove incontro Mario, tedesco, che ha voglia di chiacchiere… Dopo un po’ ripartiamo assieme, sempre ciacolando, per salutarci al  bivio per Bogo con la ciclabile n88 (1855, km5090): ancora saliscendi tra il profumo dei campi mietuti che contrasta con il salso del mare, che rimane là sotto a sinistra.
Alle 1935, km5099, raggiungo Liseby, dove una provvidenziale richiesta d’acqua mi permette di scoprire l’esistente di uno shelter a 10km… Parto senza indugio, abbandono la ciclabile, trovo non senza difficoltà info più dettagliate e, ore 2015 km5104, eccomi nella foresta del Fanefjord Skov, nei pressi di Vindebaek, in un bellissimo complesso di quattro Laavu danesi vista mare!
E… Sorpresa!
È affollatissimo!

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