Dìa21, Venerdì 03 luglio, Riego del Camino-Tabara, 32km

plata_070309_0837La notte si è rivelata molto fresca, tanto che ho dovuto tirar fuori dallo zaino il sacco, che stavo dormendo senza… dopo un paio d’ore nel sacco, sono le 05.30, è il momento della sveglia: sorpresa! Luca mi ha lasciato un quarto di bottiglia di batida de cacao (latte e cioccolato da bere) e dei dolcetti al miele! Grazie, mangio tutto!
Poco dopo le 06 sono in strada, e quasi subito becco gli alemanni, con cui chiacchiero un po’, più a gesti che a parole, spiegandogli che c’è una variante e disegnando la mappa nella polvere della strada, poi via, passo lungo e ben disteso.
Bello veloce sul morbido sentiero raggiungo il bivio per bypassare il paese di Granja, che tanto è presto e non ci sono bar aperti, e mi ricollego al camino in prossimità delle rovine del monastero di Moreruela, che dovrebbe esser vicino, ma che rinuncio a visitare dopo un tentativo su carretera senza avvistarlo… c’è poco da fidarsi della valutazione delle distanze effettuata dagli indigeni!
E allora rieccoci sul cammino ufficiale, che sale e scollina e poi prosegue a saliscendi, fino ad avvistare il rio Esla, artificialmente trasformato in lago: lo scavalchiamo sul ponte de Quintos, poi ne seguiamo la riva fino a dove le pareti rocciose si restringono. Qui mi fermo per un panino (avanzato da ieri), biscotti e the ancora fresco: bellissimo e raro panorama lacustre, merita sicuramente una sosta prolungata. Mi raggiungono sul belvedere anche i milanesi ed i tedeschi.
Si parla un po’ e si commenta il raro paesaggio, così diverso dalle solite lande aride e polverose.
Giornata tranquilla, mi va di chiacchierare e per un bel po’ mi affianco ai milanesi, che comunque marciano a buona andatura. Poi mi sgancio e raggiungo Faramontana, paesello precedente la meta giornaliera, a descansare un po’ all’ombra dell’ajuntamiento. Venti minuti e riparto, ma subito le frecce scompaiono, e la guida non aiuta: posso prendere la carretera o improvvisare su comodo sterrato… la seconda che hai detto! Vado a naso, orientandomi quando possibile con un alto silos, tipo pastificio o mangimi: la cosa funziona, anche se allungo di qualche chilometro, due o tre, credo, ed entro in paese saltando il municipio. Errore, perché raggiungo l’albergue e lo trovo chiuso… le chiavi? In ayuntamento, credo.
Sono le 13.10, e si può star sicuri che gli uffici chiudano alle 14, probabilmente senza riaprire nel pomeriggio… aspetto fino alle meno un quarto, sai mai arrivi qualcuno con le chiavi? Ovviamente no, e allora scendo a prendermele: appena in tempo! Risalgo, apro, e via con la routine del descanso.

Ah, da segnalare che, con oggi, si inizia a camminare sul Camino Sanabres, variante di quello della Plata, che attraversa la Sanabria ed entra in Galizia da sud, e non da est: si smette quindi di puntare a nord e si piega ad ovest, seguendo, in pratica, il confine con il Portogallo… non più il sole sulla destra, dunque, ma alle spalle!
Dopo le attività consuete ho ronfato fino alle 18.30, ritirato il bucato sono sceso in paese per prenotare la cena al ristorante e adesso sono qua in biblioteca ad aggiornare il diario elettronico… eventualmente alla prossima occasione vi indico il menù della serata, se sarà eclatante! per adesso un saluto…

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