MediterraneanConnection2021 Day11 Refugio Fuente de los Vaqueros _ Albarracin, 136km 2410mD
Venerdì 09 luglio PREVIEW
Giornata lunga ed intensa: paesaggi selvaggi e spettacolari, animali selvatici ed uccelli rapaci, salite epiche e discese assassine, fitti boschi e praterie alpine, piste forestali e single track, hamburgesa de jabalì (cinghiale) e cerveza y limòn…
Barba, capelli, doccia e via nel sacco sotto le stelle!
Notte!
Venerdì 09 luglio REPRISE
Notte tranquilla e sveglia automatica in quel del refugio: rapida toilette alla fonte ghiacciata, bagagli e bici pronti, via che si torna a Checa… tombola! Il bar è aperto!
Colazione atomica, quattro chiacchiere e si va, subito in salita direttamente dal pueblo (08.25).
Sterrata veloce a scavalcare il torrente, precedenza alle pecore, e poi salita tra il canto delle quaglie ed il volo dell’upupa, mentre già fa caldo.
Bel serpentone sui fianchi della sierra e si scollina nei pressi del bivio per la Cueva del Tornero (09.00 km07).
Giù in forte discesa tra gli alberi sul fondo veloce ma, a tratti, traditore (09.20 km13), attraverso un rio e nella risalita spavento una coppia di caprioli, che si ributtano nel folto del bosco.
Cambio lato della valle e attraverso un rio in secca (09.35 km16), poi su ancora duro, nella foresta di abeti.
Giungo al bivio per l’Ermita de San Lorenzo (0955 km18.5) solcando un altopiano diviso tra bosco e prateria disseminata di pini mughi: spettacolare colpo d’occhio!
Poi si scende fino ad una spianata con un paio di baracche ed un ampia zona umida (10.25 km24,5) e si prosegue fino a pervenire ad un tratto di carretera, poi ancora bel pezzo offroad nel profumo del bosco, spaventando camosci sotto lo sguardo vigile dei buitres roteanti, poi un tratto di carretera granizada per giungere infine alla principale ed al bivio per il Nascimiento (10.55 km33,5): tempo di fare acqua alla fuente e via che si va, per frenare davanti al monumento al Tajo voluto da Franco (11.50 km49).
Foto di rito, tentativo di seguire la traccia abortito: gps ko.
Come l’altro giorno, bussola e mappe digitali, un paio di tentativi e pare di esserci: il segnale ritorna ed arriva la conferma, ok così!
Pista forestale confermata, quindi, e via dritto fino a Guadalaviar (12.45 km60), paesone dove mezz’ora di sosta è il minimo!
Birra gelata e panino e si va, sterrando tra i pascoli, aprendo e chiudendo cancelli, fino alla fuente la Malena e quindi subito a Griegos, altro grosso pueblo stranamente vicino al precedente: lo attraverso e poi discesa da l’ermita San Roque (13.50 km66,5), subito su sterrato veloce, un pezzo di carretera, un tratto acquitrinoso e subito dopo sterrata nel bosco di abeti (14.30 km79), salita dura ma regolare.
Un percorso assolutamente vario e mai noioso, insomma, dove le gambe continuano a macinare senza sosta, ma ne vale la pena!
Ma non è finita!
Mezz’ora e, dopo un passo canadese, la salita finalmente spiana: quota 1800m circa, sotto il Caimodorro, che segna 1936mslm: ad occhio il punto più alto di oggi… o almeno si spera!
Discesona fino alla Balsa de la Toba (zona umida con fuente e laghetto) ed in dieci minuti ecco Orihuela de Tremedal (15.25 km91,5), ridente paesone dove mi aspetta un bel Menù del dìa!
Un’ora e qualcosa e posso riprendere: purtroppo è subito dura salita: su in piedi lungo la sterrata che si impenna nel bosco, fermandosi solo sui 1790m di quota in cima (17.25 km97,5)… che fadìga, fioi! Prosciugo la fonte che trovo a cinque minuti da lì e poi, stavolta su facile asfalto, giungo a Bronchales (17.55 km105,5).
Inutile direlo, cerveza y limòn.
Un quarto d’ora e si torna in pista, prendendo il Camino del Cid, il leggendario condottiero.
Bè, è un cammino, quindi in bici è tosto.
Molto tosto.
Anzi, la parte più dura della giornata: il fondo è molto vario nella sua difficoltà… sabbia, ghiaia, pietre e pietroni, pendenze sempre elevate in entrambi i sensi di marcia… muy duro!
Ma la parte peggiore è l’ultima, dove le ruote girano a vuoto e l’unica è spingere: un’ultima, tremenda salita di quasi quattro chilometri di cui la metà da umile pedone.
Poi si può solo scendere (20.00 km126), su fondo bello tecnico che non perdona e godere della vista dall’alto della stupenda cinta muraria e del borgo di Albarracin (km133): gironzolo un po’ ma le scalinate si prestano poco, diciamo… carretera ed alle ore 21.00, con 136km e 2410mD raggiungo il camping ad un paio di chilometri fuori città.
Uff, gera ora!!!