lunedi 03 agosto
sveglia ritardata alle 07 per dar tempo al sole di farsi vedere e, magari, asciugarmi la tenda, zuppa al solito… il piano quasi funziona e, impacchettata per ultima la mia casetta di tela, si va!
la bici, trasformata in stendipanni, non è il massimo, ma si fa quel che si puó!
centro Carcans, solito mortorio del lunedi e i superstiti tutti alla boulangerie, o da Carrefour! ed io con loro, per colazione e spesa… poi via sul serio, un paio di km a ritroso e ciclabile nella Foret du Porge, pini marittimi a gogo fino a Porge, poi Lege, Ares, Andernos, Taussaut, Audenge.
il nome cambia, diventa Parc Natural des Landes de Gascogne, ma sempre pineta è! ancora effetto tapis-roulant fino a Biganos e Le Teich: qua son le 1230 e più di 60km, direi che ci sta un break!
pizza e coca takeaway che vado a mangiare nel parchetto tra scuola e asilo, dopo aver steso il bucato di ieri, ancora umido.
spazzolato tutto ed asciugati i panni, abbandono l’ombra del mio bel albero e riparto, direzione Teste de Bouch, niente da segnalare sulla ciclabile a bordo strada e pineta, poi verso Pilat Plage e qua si parla della Dune du Pilat e del Banc d’Arguin, ovvero della più alta duna d’Europa (tra i 100 ed i 115m, a seconda dell’anno; lunga circa 2,5km; larga 500m… 60 milioni di m3 di sabbia silicea ammassata e modellata dal vento!) e di un banco di sabbia, riserva naturale, che cambia di anno in anno, scolpito da vento e maree.
lego la bici ad un cavalletto, tolgo le scarpe ed anch’io in processione a scalare la duna… spettacolo, fioi! da una parte l’oceano, dall’altra la foresta di pini marittimi (un milione di m2, una delle più grandi dell’Europa occidentale) e, sopra a tutto, sto gran mucchio di sabbia! fico!
qualche foto ed una passeggiata in cresta, poi torno alla due ruote: le quattro passate, muoversi!
in un’ora raggiungo Biscarrosse Plage, dove inutilmente cerco un camping: all’info confermano, tutto completo!
riparto verso Biscarrosse Bourg e, saranno i 110km fin qua, la salita al 10% (e anca) tra i pini mi pare dura! cmq bel tratto di pineta, molto movimentato, fino ad Ispe, dove, al posto dell’oceano, l’Etang de Cazaux, uno dei grandi laghi costieri della regione.
neanche a Bisca ho più fortuna, e, dopo un breve acquazzone alle 19, mi arrendo: 1930, trovo un posticino nella foresta di Mayotte e monto la tenda. panini jambon et fromage, pesche, pere, more di rovo appena raccolte ed un mars.
l’acqua l’avevo finita, ma ho fatto un giretto in bici cercando qualcuno che annaffiasse il giardino: taaaaac, risolto!