Camino Vasco Day10, Quintanapalla _ Burgos, 24km

Sgocciolando tipo mostro della palude prendiamo possesso della nostra stanza… e del corridoio!
I termosifoni, infatti, sono decisamente più efficaci fuori dalla nostra porta, ed in breve li riempiamo di scarpe, suolette e calzini!
In stanza, invece, giacche cappelli e robe varie penzolano dal lampadario, mentre l’unico termo è sepolto da pantaloni e magliette.
Bisogna ammettere che l’odore non è dei migliori… vabbè chissenefrega!
Doccia rovente e doppia coperta sulla branda per riprendersi un po’, poi un plato combinado alla cantina semibuia prima che chiuda (alle 09.00, incredibile!): dopo aver asciugato le pozzanghere in stanza, è ora di dormire!
Risveglio casuale alle 08.15: non piove ed il cielo inizia a tingersi di rosa… dai che si va!
Un’oretta per raccogliere la roba ormai essiccata dai termosifoni e rifare gli zaini, poi fuori nel freddo pulito del mattino: torniamo oltre la A1 e riprendiamo il tratturo che ci riporterà, in una mezz’ora, al cammino che ieri abbiamo abbandonato.
La pista è fangosa e scivolosa, ma non allagata come ieri sera: si sale con attenzione, mentre ci scaldiamo gradualmente seguendo le indicazioni della Via Italia, locale sentiero ad anello che riprende in parte un’antica calzada romana.
E quando dici calzada romana, dici Camino!
Raggiunto l’altopiano, infatti, procediamo in linea retta verso Ovest tra i pascoli: all’altezza di un campo da golf (ore 10.30) e del confinante allevamento di vacche pieghiamo verso SudOvest, paralleli alla carretera che tocca i villaggi di
Hurones (11.10, sul nostro versante si trova una piccola fuente) e di Villajerno (11.45), da cui proviene un tratto d’asfalto che attraversiamo per proseguire sulla sterrata e giungere ad un cavalcavia ferroviario (12.05).
Siamo alla periferia dell’area urbana di Villimar, ed in venti minuti eccoci alla prima taberna del pueblo per una meritatissima sosta.
Caffè americano bollente e panino con bicchierino di caldo offerto dalla casa: quel che ci vuole per tornare a temperature umane!
La temperatura rispetto ai giorni scorsi è infatti scesa di un quindici gradi, passando dai 14_17 agli attuali 0_3… e si sente! Il vento, poi, non aiuta di certo, anche se oggi è poca roba rispetto alla giornata di ieri.
Comunque: ormai ci siamo!
Ore 13.10 ed inizia la parte urbana di questa tappa, il tratto che ci porterà alla cattedrale di Burgos, meta di questo nostro cammino invernale.
Tra marciapiedi e piste ciclabili, rotatorie e strisce pedonali, si procede verso il capoluogo, guidati senza possibilità d’errore da frecce gialle, graffiti e sculture a tema: giusto il tempo per un aperitivo volante ed una pausa idraulica, venti minuti al calduccio in tutto, ed ecco la iglesia de San Lesmes ed il ponticello che da accesso al casco antiguo (14.45).
Ancora un quarto d’ora nella zona pedonale ed eccoci alla Catedral, ovviamente chiusa!
Qualche foto e ci incamminiamo verso l’hotel, che raggiungiamo mentre inizia a piovere: ottimo tempismo (15.15)!
Giusto il tempo di sistemare le cose e di una doccia bollente e la pioggia si trasforma in neve…