Tierra de Alma day05 Jabaloyas _ Albarracin 43,5km 600mD+
Ronfo della grossa sotto il portico della lonja, apro gli occhi poco prima della sveglia ed esco dal sacco puntuale alle 07.00 nel silenzio del villaggio ancora profondamente addormentato: bici pronta, veloce sciaquata alla fonte di fianco la chiesa e, quarantacinque minuti esatti, salto in sella nella foschia mattutina, ben adatta al pueblo delle brujas, le streghe!
Si guadagna subito quota tra i pascoli sopra il villaggio, punteggiati da lunghi abbeveratoi: le nubi sono ormai molto più in basso e, dopo sei chilometri di salita su bella pista forestale, mi lascio alle spalle una conca arata alle pendici terrazzate di una piccola cima erbosa, che sovrasta anche il rudere di un’antica masia (08.35 km06,5 1650mslm).
Si sale ancora, finché si può solo scendere veloce tra i pini sull’altro versante della sierra, ad agganciare la carretera a valle, subito prima di un piccolo pueblo che mi lascio a sinistra (08.45 km 09,5 quota 1470mslm).
Pedalando in favor di gravità è un attimo arrivare a Toril, dove ci provo: no hay bar, lo siento (08.50 km11)!
Vabbè, non ci speravo più di tanto: al prossimo, però…
Ancora un po’ di pedali ed eccomi al Puerto de Terriente, dove lascio la traccia in cerca di desajuno (09.00 km14,5 1490mslm): desvio su asfalto in discesa veloce fino al pueblo omonimo (09.05 km17,5 1500mslm) dove, però, nessuno in giro… bar e panaderia chiusi, bevo un mezzo litro d’acqua alla fontana in plaza mayor e riparto col monito “aqui no madrugan!” dell’unico vecchietto disponibile a quest’ora!
Esco dal paese nella parte alta, tra i pascoli, scendo alla principale che lascio subito per secondaria in salita e riprendere la traccia originale: raggiungo in breve el Alto de San Quiles (09.35 km19,5) e scendo a palla fino al camping Algarbe (09.40 km21,5 390mD+ _ 1410mslm), dove sarebbe ora di cambiare traccia… non fosse che ho perso completamente il segnale.
Intanto che smanetto confabulo col gestore, che mi dice che “por las sierras no puedes llegar!”. Sì ok, me lo segno, dai…
Ringrazio, saluto e riparto in dieci minuti, pasticcio un po’ col coso ma raggiungo il bar Algarbe (fantasia, da ste parti) che son quasi le 10.00 e +01,5km… giusto giusto per un bocadillo tortilla de patatas y longaniza, como no!
Una birrozza per mandar giù tutto e si va sul serio, stavolta: 10.15 e via, un quarto d’ora di agile e veloce discesa asfaltata, poi un sentiero stacca a destra a fianco di un grande abbeveratoio (10.30 +km05) e sale subito, anche duro, su fondo mobile e sassoso, guadagnando la sommità della sierra procedendo a scalini. Il fondo è vario, ma a tratti scorrevoli si alternano altri scassati oppure distrutti!
Si procede comunque, più o meno sulla stessa linea di livello poi, perdendo leggermente quota, il sentiero inizia a farsi un po’ meno leggibile: è ormai ora di scendere, e sul serio, su single track molto duro tra verticali pietraie, sassi grossi come palloni e pini ritorti (11.00 +km10 1350mslm)… un tratto che dà parzialmente ragione al gestore menagramo!
Un quarto d’ora di concentrazione assoluta ed eccomi a fine discesa (11.15 +km13 1170mslm): spalleggio la bici oltre un ruscello che, assieme ad una pista fangosa, fiancheggia una verde valletta… sosta meritata!
Una sciaquata dalla polvere, camicia e cappello inzuppati e si può ripartire: solco il fondovalle sotto imponenti e verticali pareti da un lato, da pendici boscose sull’altro fino ad un gruppo di edifici ed un ponte, che attraverso, per intercettare la A1512 (11.30 +km14,5).
La strada principale costeggia il rio Guadalaviar, slalomando al suo fianco sotto incombenti paretoni grigiorossi: l’ombroso, fresco e veloce percorso mi guida fino alla cittadina medievale di Albarracin dove, dopo aver perso un po’ di tempo all’ufficio informazioni e gironzolato un po’ il centro in bici ove possibile, eccomi all’albergue municipal (12.00 +km20,5 200mD+).
Giornata corta, oggi!
Ormai le 13.30 passate: docciato, fatto il bucato… è ora di mangiare qualcosa!
Pisto Aragones, cerveza y “vermu” a la meson Parroquia, giusto di fronte all’albergue, e poi tour fotografico nella cittadina spopolata dal caldo e dall’orario del pranzo!
Pomeriggio defaticante, passeggio nel fresco della sera e cena alla Parroquia con orujo finale, nella ventosa notte delle sierras, mentre Albarracin si illumina come un presepe…
