Dìa19 12/07 El Burgo Ranero – Leon (37km)
ok, fatta la spesa e cucinata la solita pasta con il tonno: mezzo chilo in due, con tre scatole di tonno, una cipolla e una scatola di pomodoro pelato… piu’ un filone di pane e mezzo chilo di dolce alla ricotta fatto in casa dalla signora della tienda. olè!
la notte trascorre tranquilla e si dorme bene, sveglia alle 05.30 e partenza alle 06.30 as usual.
la mattina è fresca, come al solito, ed in breve siamo a Reliego (08.50) dove sostiamo mezz’ora. si riparte e raggiungiamo Puente del qualcosa (non ho la guida sottomano, sorry) alle 11.40, con annessa sosta di 40 minuti. la sosta successiva è alle 13.45: ci fermiamo un quarto d’ora all’Alto del qualcosaltro ed infine, alle 15 raggiungiamo Leon. nonostante il chilometraggio sia lo stesso di ieri, abbiamo sofferto meno la fatica, probabilmente grazie al fatto che il tempo è stato più fresco e clemente: stamani erano 8 gradi a El Burgo!
ok, siamo a Leon, bella cittadona medioevale… subito nel gigantesco ostello con camerate da 50 literas con due soli cessi e docce: bucato e poi riposino.
qui ribecchiamo la azusa, che è giunta in questo simpatico ostello via bus per riposare le stanche membra… verso le 18 passeggiatina turistica e ricerca di un buco per cenare, possibilmente in fretta, visto che il coprifuoco nell’albergue-monastero è’ all e21.30, maledizione!
si cena, senza infamia e senza lode, e resta giusto il tempo di tornare in galera… insomma, in albergue.
poi si prova a far quattro chiacchiere ma alle 10.30 le volontarie incazzatissime ci spediscono in camerata! le mandiamo sottovoce affanculo ma ci adeguiamo… buonanotte!
è sabato seraaaaa! a letto alle 22.30… cazzo!
la notte è agitata: dalle finestre, che lotto per mantenere aperte (quando il pellegrino di fianco si addormenta le riapro, quando mi addormento io, lui le chiude), entrano le voci ed i rumori della movida di Leon, mentre i pellegrini stravolti russano e scoreggiano… buonanotte!