whynort?!? Day08 Viskovce_Stykow+2, km150
Sabato 07 luglio
Come speravo, la posizione sul colle ed il vento costante mi permettono di svegliarmi con la tenda già asciutta, nonostante ieri sera abbia piovigginato un’oretta… Benon!
Un’ora secca e salto in sella: ore 0800, si va!
Scendendo a bomba spavento dei cervi al pascolo, che mi tagliano la strada come fulmini, scomparendo nel bosco.
40 minuti e passo Ladomirova (km1061), lasciandomi alle spalle la speranza di far colazione: bar non se ne vedono, neppure a Krajna Pol’ans (km1067) e fu così che passai il confine con la Polonia a digiuno!
Bè, non prima di aver visitato il monumento ai caduti cekoslovacchi della Seconda Guerra Mondiale, giusto prima del passo che segna la frontiera.
Comunque eccoci qua: salitona finale e, neanche le 10 e 1074km sul coso, si cambia stato di nuovo: ciao, Slovacchia!
Giù in picchiata attraverso i primi paesini per inchiodare di fronte ad un ristorante/minimarket: ristorante non pervenuto, spesa al mini. Colazione a base di pane e salume locale, cannolo grande come la lattina da mezzo litro, due mezze di radler, due pesche. Grazie. Il resto in borsa per stasera.
Programma di oggi: E371 fino a Presov, se ci arrivo vediamo.
È una bella stradona, provvista al 95% di corsia emergenza/bici ed oggi è sabato, si va sicuri. Da segnalare il costante vento contrario ed un susseguirsi di salite all’8, al 9, al 10, al 12%. Difficile andar veloci!
Si prosegue dunque con una tappa alpina dalla Slovacchia, sempre tra colline coltivate e fitti boschi, anche se da questo lato della frontiera i paesi si susseguono a distanza più ravvicinata. Da notare la scomparsa delle chiese ortodosse e dei cimiteri ebraici che si trovavano un po’ dappertutto dall’Ungheria in poi, spesso uno di fronte all’altro e a fianco delle chiese cattoliche. O forse son solo nascosti…
Insomma: mezz’ora abbondante e riparto bello carico… Ore 1125 e passo Dukla, km1092: c’è qualcosa di grosso in un prato a bordo strada… cazzo! Un’aquila! Inchiodo. Ci guardiamo un po’ prima che mi ritenga poco interessante e si occupi d’altro… sarà un maschio!
Continuo a battagliare tra salite infinite, discese lampo e vento bastardo fino alle 13 e spiccioli: superato uno strappo al 10% entro in un mini e arraffo la radler del km1117. Il tempo di riconsegnare il vuoto e riparto: mezz’ora e passo Domaradz, km1128, per tirare le 1410, km1135, quando mi fermo ad una stazione di servizio con ristorante: wienerschnitzel o come cavolo si scrive, ma è comunque l’unica cosa che sappia dire (in tedesco, in ogni caso) e che il cameriere voglia capire. E radler.
40 minuti e sono in strada di nuovo: c’è pure il sole a dire la sua, adesso.
Sudando e sbuffando, in un’ora ed un quarto sono alla periferia di Rzeszow, km1162: consulto l’atlante ed un paio di ciclisti, poi decido per la città… vagabondo per il centro e mi infilo all’ufficio informazioni. Ne esco con un quintale di itinerari non richiesti (il commesso ci teneva tanto!), una mappa ed un’idea. Che non mi convince tanto, ma ci provo. Km1170, ore 1725, si va!
Quasi mezz’ora ed 8km di tentativi, ma torno al mio piano: devo riportarmi sul lato ovest della città, per sganciarmi dalle strade principali e solcare un po’ di campagna verso nord.
Da poco passate le 19 ed eccomi finalmente a Glogow Malopolwsky, km1193, dove completo la spesa per proseguire poi sulla direttrice di domani.
Sono le 2000: Stykow è alle spalle di un paio di km, il coso ne segna 1201, quindi i 150 del minimo sindacale son fatti…
La radura sembra ok, e quindi passerò qui il sabato sera!