Day01 Aosta_Passo Gran San Bernardo, 40km

Alle due di notte ancora in piedi a sistemare casa, che se cado nell’impresa almeno la trovino pulita e non mi debba vergognare!
Le borse ormai son fatte, anche se ho la sensazione, quasi inevitabile, che manchi qualcosa… Un tre orette di sonno, o roba simile, nel caldo soffocante del mio appartamento e giá suona la sveglia: yogurt gigante e caffè, veloce toilette e giù in garage ad affardellare la bestia… Giù la serranda con dentro le chiavi: si può solo partire!
Padrone delle strade di questo sabato mattina castellano giungo rapido in stazione per il primo treno della serie: Casteo-Vicenza, h06.07. Partenza puntuale e concidenza per Verona, dove salgo al volo su di un treno ritardatario destinazione Milano… Magari riesco ad anticipare il mio arrivo ad Aosta!
E invece no! L’unico treno che posso prendere con la bici è quel regionale lì, quindi ho un’oretta e mezza da ammazzare a Milano Centrale, postaccio caotico ed inospitale, senza uno straccio di panchina ed in preda al caos dovuto ai lavori in corso ed allo sciopero che ha fortunosamente graziato il Veneto…
Quindi partenza come previsto h11.20, direzione Torino: smonto a Chivasso per attendere la prossima coincidenza, verso Ivrea.
Nel vagone bici incontro Paolo, che da Aosta scenderà lungo la Francigena, e poi Nicolò, che ad Aosta va a trovare un amica, ed infine
Sergio che vive 3 giorni qua e gli altri… A Castelfranco! Pensa che roba!
Da stamattina più mi sposto verso ovest più il tempo sembra peggiorare, ora la valle dirige a nord e, una 30ina di km prima del capolinea, diluvia… Cazzo! Invece, verso le 15, quando la valle si allarga e gira ad Ovest, caldo e umido: dai che si va! Un hamburger ed una birra con Paolo e poi via, lui verso Sud, io a Nord: statale 27, sempre dritto!
Subito salita, le articolazioni protestano: zitte, che c’è da fare! Son solo 35 km e 1880metri di dislivello!
Contakm ad Aosta: 5 tondi.
Una prima sosta dopo un’ora: goccio d’acqua e si va di nuovo, prossimo stop a Saint Oyen, km23 circa, per riempire la borraccia e via ancora.
Km 31: piove. +500 metri: fa sul serio!
Gore, guanti, cappello e via.
La strada è un torrente, l’acqua è fredda, le ginocchia scricchiolano… Al km 35 (30 di salita) fermo all’auberge du pelerine, fronte vecchia casa cantoniera, per vestirmi: 20 minuti al calduccio, tavolate di pellegrini della Francigena (una di biondine che resterei lì!), bella atmosfera.
Dai! Gli ultimi 5!
Riparto alle 20 ed in mezz’ora ecco il ColdelSanBernardoProprioLui!!!
Yeah!
Ovviamente all’ospice la cena è già finita: torno in Italia (500metri) e, dopo una certa attesa, posso finalmente cenare.
Regolo il conto ed ormai desidero soli una doccia rovente!!!

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