SouthoFwhyNOrTh! Day03 Narvik_Gallivare by bus

Lunedì 30 luglio

Qualche panino ed un litro di minestrone allungato e l’una è già passata: ora di dormire, son a pezzi!
Neanche tiro fuori sacco e materasso: semplicemente mi sdraio su di una panchina e chiudo gli occhi… da giovane era più facile, comunque!
In ogni caso qualcosa dormo, e poco dopo le 07 già il fornello è acceso per scaldare l’acqua per porridge e tè: qualche biscotto e la colazione è servita.
Non resta che impacchettare le poche cose fuori posto ed aspettare il primo autobus utile. Chiedo ad ogni autista in arrivo finché becco quello giusto: sono l’unico passeggero per ora, e carico bici e borse senza problemi.
La destinazione è Kiruna, in Svezia, dove poi mi cercherò un altro modo per proseguire: mentre aspettiamo l’orario della partenza io e l’autista facciamo amicizia, e al momento di fare il biglietto mi abbona il supplemento bici… gnanca mae!
0945 e si parte: si ripercorre una parte del tragitto di ieri sulla E6 per poi prendere la E10, prima verso Nord Est e poi verso Sud Est, per attraversare la zona montuosa che fa da confine tra Norvegia e Svezia.
Strade sulle quali la “pendenza del Capo”, il famigerato 9%, sembra essere il numero magico! Procediamo tra spumeggianti ruscelli e brulle montagne, punteggiate di boschetti di betulle, laghi e laghetti, ed in breve attraversiamo il confine, oltre il quale… non cambia nulla!
Cioè, il panorama non subisce mutamenti, ma si cominciano ad incontrare località turistiche montane, sia pure spartane per i nostri standard, ed a incrociare numerosi trekkers e ciclisti di tutti i tipi.
Solchiamo un altopiano roccioso e selvaggio inciso da fiumi e torrenti, per costeggiare poi l’enorme lago Tornetrask, passare Bjorkliden ed Abisko, importante località di attività montane dove l’autobus si riempie quasi al completo, per arrivare infine a Kiruna alle 1250: c’è una bici da scaricare!
Salto giù e vado ad interrogare il primo autista disponibile: yes, c’è un autobus, no, non so quando di preciso, ma siediti là alla corsia e vedrai che arriva.
Ok sir, grazie mille.
E così faccio: mangio qualche panino, chiacchierando con un trekker incuriosito dalla bici, poi cazzeggio un po’ e, ta-daaan!, eccolo qua!
Alle 1415 il bus diretto a Lulea si stacca dalla banchina, portandoci un po’ più a sud: mentre un temporale flagella la strada, raggiungiamo Svappavaara prima, in mezz’oretta, e Gallivare poi, alle 1600.
Il panorama che sfila dai finestrini è molto diverso da quello alpino di stamattina, è piuttosto lo stesso che ho conosciuto nel nord della Finlandia: immense foreste, grandi laghi, acquitrini… la Lapponia svedese.
A Gallivare inizia la parte difficile: mi reco all’ufficio informazioni (c’è sul serio!) per capire quali delle ipotesi di viaggio che mi son fatto sia possibile.
Ne esco due ore dopo, dopo aver telefonato ad operatori bus e treno, ed aver trascorso un’ora sul telefono per acquistare i biglietti e prenotare i posti per me e la bici: tutto molto complicato e macchinoso, ma alla fine, dopo una telefonata di conferma all’operatore, sembra proprio ci sia riuscito… domani treno panoramico!
Non resta che fare la spesa e piantare la tenda. Raggiungo il lago appena dietro la stazione con la bici stracarica, inizio a montare il campo… e mi resta in mano un montante della tenda! Esticazzi, è nuova!
Vabbè: in qualche modo lo sistemo, speriamo tenga, e la tenda è montata.
Approfitto di tavolaccio e panchina per mangiare la mia insalatona di pasta della coop ed una specie di gnocchi affogati nella crema di pesce, o na roba così insomma, specialità locale presa ad istinto… bè, ho mangiato di peggio dai! Un po’ di pane, qualche carota, un paio di dolcetti alla fine e mi chiudo in tenda… son stufo!
In leto presto, che domani sveglia bonoriva: il treno parte alle 08!

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