S2N day29 A Guarda _ Pontevedra, 93km 1170mD
Apro gli occhi nella tenda gavettonata, ci penso un po’, ma alle 06.30 salto fuori dall’umida bara di tela ed inizio la giornata: i tentativi, quasi efficaci, per asciugare i teli ritardano un po’ le operazioni, ma alle 08.00 sono comunque in movimento.
L’asfalto muore appena dopo il campeggio ed inizia una bella pista sterrata che attraversa l’area umida sulla sponda del rio Miño: diventa asfalto e si arrampica tra le strette stradine del borgo, poi nel bosco, scollina e conduce ad un belvedere sulla baia, da cui inizia una ciclabile a bordo strada (08.25 km04,5).
Si pedala facile per girare poi su una bella sterrata sotto la linea della strada costiera, a sfiorare le case e gli scogli sui quali sono costruite, sospesi tra il profumo del mare e quello delle pinete, ad ammirare le praterie di felci ed erica, racchiuse tra i muretti a secco, che vanno a tuffarsi nelle acque salate.
Sono un paio di chilometri molto panoramici, poi si torna sulla litoranea ma, visto il crescente numero di pellegrini in transito, c’è sempre una bella ciclabile da sfruttare: due chilometri e mezzo, poi si inforca una secondaria tra le case e si giunge in breve ad Oia (10.00 Km15).
Qui si sterra ancora sulla costa verde e pietrosa, e si procede poi così, alternando le piste bianche al più scuro bitume: a Mougas torna anche la ciclabile (1030 km22,5), su cui raggiungo Rocamar (10.50 km30) e proseguo dritto, per frenare di fronte alla Fortaleza de Baiona, il bastione difensivo protetto da tre chilometri di mura che, dall’alto, domina la baia (10.55 30,5km).
Ovviamente mi tocca visitarlo, e, vista la scarsa presenza di turisti, riesco a farmi metà del camminamento della muralla sulla dueruote: spettacolare il panorama sulle isole Cies!
Quasi mezz’ora spesa bene, poi mi fermo giù in piazza per la pausa caffè e torta (11.20 km35): bella Baiona, mi sei piaciuta!
Quindici minuti d’ordinanza e si va: si continua sempre sulla bella ciclabile che ora, frequentatissima da passeggiatori, runners e ciclisti, con passerelle e pezzi in cemento segue il profilo della baia, contorna la zona umida e ritrova la principale (km40): la si abbandona subito per guadagnare quota, anche con decisione, tra i vicoli del paese, delimitati dai consueti muretti a secco e bordati da fichi, roveri, eucalipti e piante da frutto.
Raggiunta località O Rouxo si scende alla principale e ci si dirige poi verso Freixeiro (12.15 km45).
Venti minuti e, sottopassato un grosso cavalcavia, si infila un sentiero nel bosco (12.35 km52) che conduce alla periferia di Vigo (km55): il tratto urbano non è particolarmente divertente, ma attraverso la città abbastanza in fretta restando nella parte alta, con il porto ed i moli sotto a sinistra.
Dalla parte opposta a quella dove sono entrato, ritrovo le gialle frecce del Camino (13.20 km61) che, in decisa salita, anche con bei muretti, mi conducono alla Fuente de Pouleira, dove si prende la Senda da Auga (km64), che scorre a mezza costa a un’altitudine di circa 150-200 metri e diventa poi sterrata (13.40 km66).
Si rotola bene sul bel fondo compatto, sempre in falsopiano, per poi scendere allo scoccare del km70: altri due e si va in picchiata sulla statale alla periferia di Redondela.
Ancora qualche colpo di pedale ed è ora di riempire il serbatoio: pausa pranzo in centro paese (14.20 km74).
Un’ora giusta e si riparte: raggiungo il bivio per Arcade (15.45 km79) e da qui in breve sono a Ponte Sampaio (15.50 km82).
Si risale nel borgo, per osare qualche centinaio di metri su mulattiera lastricata con massi enormi (16.00 km83): vista la scarsa voglia di spingere, torno all’asfalto e risalgo il lato opposto della valle per giungere a Cacheiro (16.10 km84), da cui si sale duro fino a scollinare (16.25 km86) e scendere un chilometro veloce fino ad O Alcouce e, con i due successivi, ad O Pobo (km89).
Ormai arrivare a Pontevedra è una formalità: resta da decidere che fare dopo!
Un veloce studio della mappa, qualche ricerca su web e app varie e… per stasera mi fermo qua (1645 km93)!