Via del Sale day02 Case del Romano _ Uscio, 39km 1117mD

E niente doccia, alla fine!
Vento freddo: evabbè.
Birra fredda: ok.
Acqua fredda e stanza fredda: ennò, eccheccazzo!
E invece…
Rapida sciacquata battendo i denti, cambio pulito e giù attaccati alla stufa aspettando la cena!
Tortelli ripieni di carne, cinta ripiena (ma è fredda, vaccamiseria!) con patate fritte, mezzo di rosso, acqua, dolce, amaro di Santamaria e non vediamo l’ora di buttarci in branda!
Nonostante i materassi sfondati ci svegliamo sufficientemente riposati: fuori dalla finestra le nubi ricoprono il fondovalle, il sole è già alto e due caprioli brucano sul prato di fronte all’alberghetto.
La colazione è all’altezza delle aspettative, e saldato il conto è ora di partire: 08.20 e via, dall’albergo saliamo all’osservatorio astronomico e riguadagniamo il sentiero che ci porta, tra pascoli e faggete, a seguire il crinale fangoso e battuto dal vento. Lo seguiamo tra belle aperture fino alla Sella Est e da qui fino alla cima del Monte Antola, il più alto della Liguria con i suoi 1593mslm (09.35 km5,5).
Ci godiamo un po’ di vista a 360 gradi sulla spoglia sommità battuta dal vento e poi scendiamo verso la chiesetta e la Casa Rifugio del Parco Antola per poi prendere la decisa e pietrosa discesa che serpeggia tra maestosi faggi e cancelli per il bestiame.
Un po’ di aereo saliscendi conduce al passetto che domina Torriglia (10.50 km10,5): si scende subito decisi slalomando nel bosco tra muri a secco e piccoli terrazzamenti sulla mulattiera originale, non sempre in buono stato di conservazione, fino a raggiungere località Donetta (11.15 km12).
Svicoliamo tra le case e poi seguiamo le indicazioni Torriglia, che conducono in discesa tra i prati sottostanti il piccolo borgo.
Raggiungiamo località Poggio (11.30 km13) e lo scenografico parco del castello: qualche foto ai bei ruderi della torre e poi torniamo sulla mulattiera che costeggia il corso d’acqua, scendendo verso il borgo.
Ecco Torriglia, dove è ora di pausa (11.45 km14): panifici svuotati dai numerosissimi camminatori, ma riusciamo a rimediare un paio di pizzette, un quarto di caciotta e quattro micropanini.
Smantellate le pizzette e bevuta una coca, ripartiamo allo scoccare del quarto: dalla piazza delle chiese infiliamo un breve arco e, superato il ponte, bastano dieci minuti per imboccare la mulattiera che sale alla Cappella della Costa (12.35 km15) da dove deviamo verso destra e seguiamo, in direzione Monte Lavagnola, una facile stradina in terra battuta che lascia poi il posto ad una traccia sul crinale che procede su e giù.
Si scende alla strada nei pressi del  Monte la Colla: una breve trincea a sinistra e si lascia l’asfalto su singletrack tra la vegetazione (14.00 km21,5) restando in saliscendi a mezza costa per poi scendere fino a Sottocolle (14.35 km27): tra la vegetazione è caldo ed umido, ed una breve sosta all’ombra è quel che ci vuole!
Un po’ d’acqua e di manutenzione ai piedi e, allal15.00 in punto, si riparte.
Si cammina tra castagni e muretti a secco in continuo saliscendi, incontrando spesso ruderi di antichi poderi ed insediamenti fino a raggiungere Borgonovo (15.50 km27,5): attraversiamo il borgo in discesa fino alla strada principale, che seguiamo per un breve tratto prima di tornare sulla mulattiera e giungere in breve a Sant’Alberto di Bargagli (16.10 km29).
Diamo fondo a pane e caciotta e, allo scoccare della mezzora, si riparte in forte salita tagliando la costa umida e quasi strapiombante che porta al Col del Bado, dall’ampia vista (17.00 km30,5).
Qui un branco di cavalli bradi si gode il pascolo: con i due nuovi nati di questa primavera il loro numero è salito a 38! Ormai da vent’anni questi cavalli liberi, senza padrone, si spostano tra queste valli, tra pascoli boschetti: così, almeno, ci spiega un ragazzo venuto a controllare i puledri novelli.
Proseguiamo in tranquilla discesa tra muretti ed antichi ricoveri in pietra fino a Case Becco ed alle rovine di una vecchia osteria (17.40 km33).
Qui imbocchiamo la strada provinciale in discesa, mentre i giovani rallysti locali sfrecciano sulla strada derapando allegramente in improvvisate gare di velocità a tutta marmitta.
Basta un quarto d’ora per giungere a Case Cornua ed alla Chiesetta Alpina (17.55 km34,5) da cui, restando sull’asfalto, giungiamo a Calcinara (18.25 km36,5) e, di seguito, ad Uscio (19.00 39km)dove il nostro BnB ci attende!

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