theDesertSessions Day00 Hometown _ Marrakesh

Il fido Davide scarica il cartone con la bici ed il sottoscritto di fronte all’aeroporto di Treviso: l’ascensore sfaticato mi trascina al piano superiore, dato che le scale mobili non sono la migliore opzione con la zavorra tra le braccia!
Per un paio di centimetri il cartone blindato si oppone al tunnel dei raggi X: tocca quindi aprire, illustrare il contenuto e richiudere… chissà che il nastro adesivo dei doganieri tenga botta!
Saluti e baci e mi dirigo tranquillamente all’imbarco.
Appena passati i controlli l’agente della sicurezza mi riconosce e mi chiama: la bici non è contrassegnata!
Son passato direttamente al metal detector dei pacchi fuori misura senza farmi dare le targhette al banco: per fortuna un addetto ai bagagli ha segnalato la cosa… risolviamo in fretta ed anche la bici, finalmente obliterata, trova la sua via verso la pista di carico!
Madonna che stordito!
Ringrazio profusamente il boss della security che mi ha salvato dal disastro: vabbè dai, è andata bene anche stavolta!
Non resta che aspettare, superare il controllo passaporti e attendere ancora: ormai si decolla!
Quasi: due aerei in ritardo dopo tocca a noi, e si atterra con mezz’ora di ritardo. Considerando il fuso orario, però, qualcosa si recupera!
Lancette un’ora indietro, dunque.
In arrivo anche i voli dall’Arabia Saudita, ed è il pienone: battaglia al controllo passaporti, battaglia al cambiavalute, battaglia per ritrovare la bici cartonata, battaglia (persa) per trovare un carrello, battaglia per trascinare il pacco ad un ulteriore checkout (per fortuna con tunnel oversize) e poi all’uscita, dove il buon Mohamed mi attende per condurmi nella medina.
Un ragazzo con carrello piomba come un falco su di noi a traghettare la bici per l’ultima breve tratta, dal parcheggio al ryad Konouz: finalmente!
Un primo bicchiere di tè alla menta sul comodo divano prima di spacchettare la scatola e rimontare la bestia a due ruote:sembra tutto in ordine, e per le 19.00 ora locale sono anche in possesso di una scheda Orange per la connessione dati, di una coca e di un bottiglione d’acqua.
Un’oretta a risistemare le borse ed un po’ di riposo prima di scendere per cena: un’ora di chiacchiere preliminari e poi un buon tajin con prugne e pane appena sfornato. Dell’insalata di pomodori e cetrioli e delle olive, però, solo un assaggio: il fantasma dell’infezione intestinale di vent’anni fa ancora si fa sentire!
Sono ormai le 23.00, ed esco per una passeggiata nel fresco della sera: il souk è quasi deserto, e me lo posso girare con calma, senza troppi imbonitori e buttadentro, per fortuna!
È ormai la una passata quando torno al ryad: buonanotte!
