SouthoFwhyNOrTh! Day13 Rumpshagen_Krevelin, km139
Giovedì 09 agosto
Finalmente alle due di notte tutti in branda!
Sonno di piombo e, per il sottoscritto, sveglia definitiva alle 0730: cazzeggio una mezza, poi scendo a pulire ed oliare la trasmissione ed imbastire un po’ di colazione per me e Giorgio…
Mentre stiamo dando fondo alle mie scorte, appare il padrone di casa con confezione di caffè, burro, 12 uova, prosciutto e formaggio: hell yeah!
Cinque minuti dopo ho già la frittata sul fuoco mentre il socio si occupa della macchia del caffè!
Anche Luca e Marco rotolano giù dalle scale, ed il breakfast è servito! Grande inizio di giornata, direi!
Alle 10, casa in ordine, piatti lavati e bici cariche, è ora di poggiare il culo sulle selle e pedalare: torniamo innun battibaleno ad Ankershagen e riprendiamo la ciclabile, che, su fondo sabbioso a tratti molto impegnativo, attraversa un parco naturale costituito da boschi di conifere, querce, faggi ed acquitrini… Bellissima giornata, molto più fresca e ventilata di ieri: la pedalata è divertente e godibile e procediamo spediti.
O meglio: Luca e Marco procedono spediti, mentre Giorgio si adegua alla mia velocità, decisamente limitata nei frequenti tratti con pendenza positiva.
A Blankenforde, ore 1120 km5386, pausa caffè: mezz’ora, poi penso sia meglio ripartire per prendermi un po’ avanti e non costringere i ragazzi ad attendermi.
Con un “a tra poco” ci salutiamo: pedalo in scioltezza nell’ombra dei boschi di castagni, poi costeggio un tratto di ferrovia e giungo al borgo di Slawendorf e poi, 1250 km5405, a Neustrelitz… Qualcosa non va!
Ora che sono in campo aperto realizzo che il sole non è al posto giusto: eh no, sono io! La cittadina è su un ramo morto della ciclabile, a nord del tracciato! Cheppalle, dove ho toppato?!?
Ok, comunque no way: ore 1305, km5407, e si fa marcia indietro! Mezz’ora dopo capisco: sono arrivato al bivio mentre si fermava il treno, e, non vedendo la diramazione nascosta dal vagone, ho seguito l’unica indicazione visibile… Vabbè.
Ore 1335 e km5415, dunque: di nuovo sulla traccia giusta e si riparte di grinta!
Venti minuti, km5422, ed ecco Wesenberg, dove ottengo un paio di info e faccio spesa: mi sposto però fino al più tranquillo Drosedow ,1440 km5430, per fare sosta merenda. Frutta e verdura, un dolcetto, un litro e mezzo di tè all’ombra di una quercia.
Un’ora ed un quarto di relax e si riparte, per la maggior parte su secondarie o farrhadstrasse, sempre in consueto saliscendi nel bosco, tra laghi e borghi tranquilli e raccolti: Wustrow, 1615 km5436;
Grossmenow, 1645 km5446; Fustenberg/Havel, 1715 kn5454; Himmelpfort, 1750 km5461. Non sempre la traccia è chiarissima, ma si riesce a seguirla con una certa tranquillità: ad Himmelpfort un quarto d’ora in riva al lago per acqua e barretta, poi via ancora immerso nello stesso paesaggio, anche se la pista spiana un po’ e diviene più veloce e divertente: seguendo il fiume Havel attraverso poi il paese di Wentow, 1855 km5480, e, attraverso una zona ricca di cave e dotata di una ferrovia a scartamento ridotto per i cartelli minerari, giungo a Zehdenick, 1950 km5498, sul filo della chiusura del super, ma in tempo per comprare tè, radler, latte macchiato in bottiglia e krapfen al colesterolo tremens!
Faccio sparire questi ultimi e tengo da parte tè e birre per dopo.
È quasi ora di fermarsi, e nella fretta ho scordato le salviette umidificate: ok dai, un kebab completo ed una birra, grazie!
Nell’attesa mi lavo a pezzi nella toilette: almeno la polvere l’ho tolta! Poi spazzolo il panino mediorientale, bello piccante… Direi che stasera non devo cucinare!
Insomma: un’ora e riparto, ora lungo il fiume e poi i canali, ed in breve, 2110 km5504, giungo all’altezza di Krevelin, borghetto sul Vosskanal, dirimpetto al quale in breve tiro su la tenda. Solo la zanzariera, che fa caldo!
Mentre mi godo le radler sbeffeggiando le zanzare, iniziano i primi lampi… Poi il vento si fa teso e le nuvole si ammassano, nere e minacciose, mentre il cielo lampeggia illuminando la tenda a giorno: giusto il tempo di picchettare il telo sottotenda e di mettere il telo superiore, assicurare il tutto con i tiranti ed i picchetti supplementari et voilà, il diluvio è servito!
Vabbè, finisco la radler e mi metto in pari col diario!