MAGS day01 Pineto_San Vito (La Canestra), 120km 2160mD

Giovedì… miracolosamente cambiato turno con una collega ieri sera: finisco a mezzogiorno, mangio velocemente ed arriva Mario, cui serve un compagno per l’ultima tappa.
Carichiamo il furgone e si parte, direzione Pescara!
Il viaggio fila liscio ed alle 19.00 siamo all’International Camping di Pineto per il briefing del MAGS (MarAdriatico GranSasso) Abruzzo Trail, dove ci raggiungono gli altri membri del Team Aku: 200 i riders convenuti all’evento, e la maggior parte di noi si ferma anche per cena.
Umidità assoluta e caldo porco, si suda anche dopo la doccia in albergo ma vabbè: cullati dall’affollata linea ferroviaria incastrata tra la costa ed i paesi, spalanchiamo gli occhi alle 06 per far colazione e preparare le bici.
Ore 07.45 e Mario ed io siamo ai blocchi di partenza del Mags, gli altri colgono la traccia direttamente  dall’albergo, qualche chilometro più a nord: raggiungeremo la loro posizione seguendo la ciclabile lungomare…
Sotto una opprimente cappa di umidità pedaliamo i primi chilometri tra pinete e villeggianti: il cielo grigio ed opaco non invoglia a fotografare ma solo a levarsi dalla costa!
Finalmente, seguendo il fiume Vomano, ci inoltriamo verso l’interno a scavalcare la strada Adriatica ed imboccare una polverosa sterrata in direzione Val Vomano (km38) dopo il quale ci attende un tratto di bosco umidissimo e fangosissimo, tipo Camel Trophy, dove i copertoni faticano a trovare aderenza.
In qualche modo se ne esce, però, ed una provvidenziale fontana fornisce l’acqua necessaria a lavare via il grosso da freni e trasmissione!
Poi via su comodo asfalto fino a Montorio di Vomano (10.50 km51), dove è tempo di focaccia e birretta!
Qui ci raggiunge il resto del Team, che abbiamo inavvertitamente superato: si riparte in formazione (ore 11.20) ed in un’ora di costante ma onesta salita ci lasciamo alle spalle il borgo di Nerito e giungiamo alla locanda Al Cervo (12.50 km71,5).
La sosta a base di pappardelle al cinghiale o pasta alla pecorara è d’obbligo, e ci rialziamo da tavola solo alle 14.00… dieci minuti ancora ed eccoci in sella, subito in salita: basta un’ora per raggiungere la piana solcata dal fiume Vomano (15.10 km83,5)
Mezz’ora e siamo ai piedi della diga di Campotosto (15.40 km88,5): la costeggiamo in lieve salita per dieci minuti e, appena spiana, ecco il buon Rafael, autonominatosi auto ammiraglia, con un rifornimento di birre fresche!
Un drink dissetante con vista ci sta proprio, e venti minuti passano in fretta: 16.10 e si riparte lungolago per raggiungo Mascioni (16.30 km98), da cui si può solo salire verso Poggio Cancelli ed al passo soprastante (16.50 km101), per dare poi le spalle al lago e buttarsi in allegra discesa.
Pennellando le curve si giunge in un amen (ah ah!) al cimitero sulla strada principale (17.00 km106): un quarto d’ora ed ecco il bivio per Aringo (17.15 km109), cui giungiamo con 115 chilometri sui contatori.
Seguiamo ancora un po’ la traccia prima di deviare per raggiungere il borgo agricolo La Canestra (18.15 km120) nei pressi di San Vito, bel albergo diffuso appena prima di Capitigliano.
Bollente la doccia, ottima la cena (amatriciana, arrosticini, salsiccia, verdure, torta) suggellata dal Mistrà (amaro al finocchietto, anice, coriandolo, scorza di limone), e fotonica la dormita!

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