Lunedì 20 luglio, Viveiro-Oviedo by Feve
Domenica sera, abbandonata l’inospitale Ferrol alle 18.45, raggiungo la cittadina costiera di Viveiro due ore dopo: alle 22, finalmente, riesco a trovare una sistemazione per la notte!
Ho girato come un matto, ma sembra essere tutto pieno… alla fine trovo una stanza ad un paio di chilometri dal centro: di tornarci per cenare non se ne parla, e qua di cibo neanche l’ombra… sbrano un pacchetto di biscotti al cioccolato, scendo a bermi un caffelatte, faccio la doccia e poi in branda, con un concerto di Bruce Springsteen a coprire il rumore della statale.
Bello, comunque, il tragitto in treno: il vecchio ciuff ciuff ferma ad ogni pisciata di cane, più o meno, e la ridotta velocità permette di apprezzare il paesaggio costiero e la miriade di insenature galleghe.
Stamani si replica: trenino alle 10, prima corsa del mattino, destinazione Oviedo, puntualmente raggiunta alle 14.45. La giornata è bella di sole e cielo terso, ed il paesaggio è quello tipico rurale, con i campi di mais a strapiombo sull’oceano ed i piccoli paesi in legno e pietra. Solo qualche paesone o città a segnare il progredire verso est. Oviedo si presenta bene, con un primo anello moderno in stile liberty ed un centro in stile gotico plateresco con qualche reminescenza romanica. C’è un sacco di gente in giro de compras e gli uffici turistici sono, neanche a dirlo, chiusi.
Mentre sto sacramentando contro l’ultimo della serie, una premurosa (e troppo giovane, ma non per Silvio) pellegrina lussemburghese mi allunga una mappa della città: lei e le sue tre amiche sono in partenza. Chiacchieriamo un po’, poi vado a scaricare lo zaino alla pension Alvarez, tra il centro e le stazioni di autobus e treno… non so ancora come mi muoverò domani.
Esco subito per prendere info sui mezzi di trasporto, ed opto per il bus, a quanto pare più diretto: doman alle 09.30 si parte per Cangas de Onìs, trampolino di lancio per i Picos d’Europa. Mangio un gelato e mi fiondo all’ufficio info, che non sa un beato cazzo, e poi in libreria a comprare guide e carte dei suddetti monti.
Una visita alla città, un po’ di spesa per domani (i soliti the e biscotti), ed ora in camera per un po’ di diario. Sono le 19.30, poi doccia e cena.