Dìa23 Grandas de Salime – A Fonsagrada, 27km +2,-157km

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Dopo la connessione, ieri sera, lauto menù in quel di Grandas: ordinata la minestra mi hanno lasciato solo con una zuppiera, immaginate il resto! Poi un paio di bistecconi con patate e una crema di queso (un formaggio tipo mascarpone) con un vasetto di miele! Oh yesss! Ah, e un litro di vino di casa, tra l’altro…
Bene, un giretto in piazza e poi mi scaravento in branda, sarei un po’ stanchino…Sveglia sul tardi, 0630, ma ideale per sfuggire al mostro che ronfa, russa, sbuffa, gorgoglia, fischia, rantola e scoreggia al mio fianco… che notte, ragazzi!
Ma fino alle 02 ho dormito come un sasso, per fortuna! Una veloce colazione e via, nel paese ancora addormentato. Sono le 0700, è ancora buio e c’è un nebbione della madonna! È super umido e mi gocciolano i baffi (ehi! Cosa avete contro i miei baffoni da Hulk Hogan?), ma con sommo sprezzo per le intemperie mi inoltro tra campi e boschi, inzuppandomi le scarpe in un battibaleno.
Il sentiero è molto carino e veloce, e, alternando i soliti strappi in salita a tratti in falsopiano o discesa, si fa strada nella campagna assonnata. Piano piano un po’ di luce timidamente si manifesta, donando contorni e profondità alle cose e agli animali che incrocio sul cammino che mi conduce, in breve, a Penafuente, dove sbuco dalle nuvole e posso gettare uno sguardo sulla valle invasa dai bianchi vapori della notte. Sono le 09, e non è ancora tempo per fermarsi: la salita si fa più decisa e, un veloce sentiero, mi porta, in 40 minuti, all’Alto del Acebo, scendendo dal quale in 5 minuti si giunge al confine tra Asturias e Galizia. Foto di rito con il cippo confinario e via in discesa fino al puerto del Acebo, con colazione compresa nel prezzo. Il locale è già abbastanza affollato di pellegrini vogliosi di qualcosa di caldo: mi concedo un quarto d’ora e smammo.
Altra salita e poi un sentiero in costa fino al pueblo di Cabreira, poi Fonfria e Silvela dove, sulle panchine della Ermita de Santa Barbara do Camino, mi concedo una dormita al calore del sole (1120). Poco prima di mezzogiorno è un gruppetto di caminantes a svegliarmi: Xavier e un terzetto di ragazze basche (Amalia, Arazne e un’altra il cui nome non so scrivere) più una coreana, Sonia (nome di comodo). Si fermano per una sosta ed io riparto con loro, oggi non c’è fretta: mancano solo una decina di km. Si riparte verso le 1210 e, lasciate le ragazze, Xavi ed io raggiungiamo l’albergue, 2km dopo il pueblo, alle 1320.
Doccia e una montagna di roba da lavare, poi arriva il resto della comitiva e, verso le 15, si va in paese a mangiare. Poi mi hanno trascinato a fare la spesa, che stasera vogliono mangiare pasta: andiamo sul sicuro? No, niente tonno che ci sono le vegetariane… vabbé, poi vediamo…

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