Day02 Manzanares_Cercedilla, km20

Venerdì 28 dicembre

Ce la fanno proprio sudare la costata, ma alla fine troviamo soddisfazione! Zampettiamo in ostello per un caffè ed un orujo e poi in branda, per il giusto riposo!
Sveglia senza fretta e colazione alle 08 e poco più, un giro in ajuntamiento a timbrare le credential(es_plurale), poi alla tienda a procurare jamon, panini e dolcetti per la tappa odierna, ed infine un giretto per dare un’occhiata al castillo de Mendoza (chiuso, ovviamente)… eccoci pronti alla partenza!
0950 e si va!
Ormai giorno fatto ma ancora bello freddo: cielo terso e venticello scaccianuvole, ci incamminiamo verso ovest parallelamente alla sierra, sotto la granitica (letteralmente, visto che è costituita da gneiss) mole della Pedriza, mecca spagnola dell’arrampicata in aderenza. Un pezzetto su carretera, poi su secondaria e, lasciato l’ingresso del parco sulla destra, infiliamo nuovamente la via pecuaria, a solcare pascoli incredibilmente verdi, punteggiati da arbusti e massi erratici.
Alle 1100 raggiungiamo la ermita de san Isidro, e possiamo ammirare una delle massime elevazioni della sierra, La Maliciosa (m2207), appena ricoperta, a nord, da una spolverata di neve.
Tra muretti a secco e piccole haciendas proseguiamo costeggiando un arrojo canterino fino a Mataelpino (h1135), che sfioriamo appena, preferendo sostare un’ora dopo su una terrazza rocciosa che domina il chaparral, profumato di sole e di mediterraneo. Un panino col jamon, un paio di dolcetti tipici, un po’ d’acqua e qualche risata: mezz’ora di pausa e siamo pronti a ripartire.
1250 e si va, sempre tra i pascoli, ora più umidi, fino a raggiungere l’Alto del Hilo, dove attraversiamo la carretera per poi scendere sull’altro versante e guadagnare, in venti minuti, una sosta al sole a Navacerrada… importante località sciistica, ci dicono.
Sarà che noi, stravaccati in maniche corte a sorseggiare birra fresca, lo sci neanche ci passa per la testa, ma la cosa pare un po’ strana.
Ad ogni modo, pagato il conto e salutato il paese ed il suo embalse, si riparte impennando belli decisi per guadagnare i 100 metri di dislivello che portano al puerto omonimo, ultimo vero ostacolo della giornata.
Raggiunti i suoi 1300 metri è ora di pensare alla discesa, formalità che espletiamo in fretta: via veloci su comoda forestale ed ecco il paese! Rapida e lungimirante spesa al Dia ed alle 1630 eccoci all’hostal Longino: la duena ci accoglie con un fiume di parole e poi ci consegna le nostre chiavi… la parte restante del pomeriggio la spendiamo a cercare di organizzare le tappe a ridosso della Nochevieja (capodanno!), poi finalmente doccia e di corsa in paese per cena: c’è un compleanno da festeggiare!

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