#ilGiro2017 day26 Sant’Antioco_Arborea Str.26Ovest, km146
Sveglia alle 0700, finire di sistemare le borse, veloce colazione, salutare Nine e Jessica e via: ore 0800 e si parte! Discesa fino a Sant’Antioco, nascosto dalla nebbia, ponte e via verso nordovest a cercare la ss75 che, docile, conduce a Portoscuso in cerca della panoramica sp108 (0935, km3166): bei curvoni in salita, in bilico tra mare, arbusti e pareti rocciose… Peccato per l’umidità al 100% che rende tutto lattiginoso, il respiro pesante ed i pantaloni già fradici fino a metà coscia: oggi sarà dura!
Mezz’ora e 13km e giro sulla ss126: 1025 e km3185sosta birra e panino in quel di Monte Agrucaxu (o simile) da dove, 20 minuti dopo, parte l’assalto al punto più alto della giornata. La quota è modesta, ma la faccenda con questa temperatura ed umidità è tosta! Subito su forte, tra colline annerite dagli incendi, poi giù in picchiata ad Iglesias (1125, km3192) da dove, senza pietà, su a costeggiare un invaso artificiale ridotto a pozzanghera calcinata, sempre in vista della prossima curva che non arriva mai… alle 1220, 3202km e 549mslm, finalmente, il passo Gemma Bugai è espugnato!
Mi scaravento in discesa pennellando le curve e godendomi il vento caldo contrario che mi asciuga i vestiti in un lampo, forte ma non abbastanza a vincere la gravità: 25 minuti e inchiodo a Fluminimaggiore (80mslm)… ora di pranzo! Carbonara, acqua, birrona, gelato, acqua, sonnellino (svengo sul tavolo), ghiacciolo e via!
Ripartenza ore 1500 a km3215, maglia e cappello inzuppati d’acqua: discesa e poi, te pareva, salitona di un’ora al passo Bidderdi mslm492, km3226… mi sa che faccio proprio pena: un autobus di linea mi affianca su un rettilineo mentre, in piedi sui pedali, combatto a 6kmh contro l’erta salita… dal portellone esce un delizioso getto d’aria condizionata e l’invito : “ti do un passaggio fino al passo, salta su!”. Ma semo matti??? “No, sono apposto, grazie mille!” che qua mica si fa per scherzo, siamo in Autonomia Muscolare, eccheccazzo!
Qualche porco e bestemmia dopo (molti, mi sa) ecco finalmente stoc***o di passo, un goccio d’acqua calda e abbandono la zona delle miniere per attraversare un querceto calcinato dalle fiamme: forte è l’odore di legno combusto, e la cenere volteggia ancora nell’aria… roba recente, mi sa.
Giù a bomba, poi, grrrr!, su ancora e, 1645 km3238, Arbus: il mio regno per una Coca! Anzi, due! Mezz’ora di sosta al bar, inzuppo TUTTO alla fontana e ultimi 1500 metri di salita, dicono. Sì, pendenza criminale e caldo assassino ma ci siamo, passo Genne e Frongia, mslm 384: da qua a Guspini è discesa!!!
20 minuti di discesa ed ecco il paesone, km3244: una visita alla chiesa dalla notevole facciata aragonese e ancora discesa finché la strada spiana… Rettilineo, bell’asfalto, leggera pendenza favorevole: 30 all’ora? Nein! Vento contrario! 15kmh, pedalando da bestia! Quasi quasi la prendo sul personale…
Bè, vaffanculo và: muso duro e in piedi, vediamo dai! 1850, km3266 Terralba, ennesima Coca e bottiglione di tè al super; il tempo di pagare, bere e via, 1935 e km3275 Arborea: mais irrigato a pioggia, stalle e vacche, odore di foraggio, campi falciati e “mari” di fieno pronti all’imballo, vigne e frutteti… mmm… roba familiare… Chiedo indicazioni ad un signore: “Sito veneto? De dove?” Suo padre, trevisano, e la madre, vicentina, “li hanno portati qua nel ’28 per fare le bonifiche! Qua era palude, erano tutti veneti!” Ah ecco, mi pareva!
Chiacchieriamo un po’ e mi congedo: il campeggio è di là! In realtà non ci arrivo: proseguo fino alla spiaggia della Strada28:sono le 2015, km3283… Nessuno sul lungomare, un bel soffione mi attende per concedermi una rigenerante doccia fredda: mi lavo e lavo le braghe incrostate di sale, mi asciugo alla luce del tramonto e mi cambio… Non resta che pedalare fino alla Strada 26 per una cena di pesce, e piantare la tenda in pineta: ore 2230, km3284 e tutto pronto… Che soddisfazione!