#ilGiro2017 day25 Cagliari_Sant’Antioco, km123
Sistemata la bici nel ventre del gigante, e scaricato un borsone col necessario per la notte, prendo possesso di una poltrona: poco hardcore, lo so, ma è la prima traversata così lunga, e lo faccio più per scrupolo che per convinzione… Alle 2330, bandana in testa e maglietta, la situazione sembra regolare: tempo di salpare le ancore o poco più, verso mezzanotte, e già si passa alle maniche lunghe, poi all’asciugamano a mo’ di coperta. Dormo tranquillo, ma alle 0430 mi trasferisco sul ponte prima di vomitare o morire surgelato: sulle poltrone son tutti coperti, felpati, raggomitolati e variamente avvolti in qualsiasi straccio utile… Continuo a chiedermi che minchia di logica si nasconda dietro a ‘sta mania dell’aria condizionata a mille su aerei, bus e traghetti… Mah!
Un po’ di umido, ma temperatura decisamente mite ed un po’ di brezza marina: dormo della grossa fino alle 0630, quando i camerieri del bar iniziano a trafficare dietro il bancone… il sole sta sorgendo. Un’oretta a sonnecchiare e poi cappuccio e briosche. Mi sposto sulla murata a leggere e prendere un po’ di sole, e mi raggiungono Chris, ufficiale di marina americano di stanza a Napoli, che sta facendo il giro della nostra costa mediterranea in bici, e Gino, partito invece da Varese per seguire lo stesso itinerario.
C’è anche una coppia in tandem, superattrezzatissima: partiranno proprio dal capoluogo sardo per fare il periplo dell’isola.
Alle 1100 il segnale che stiamo per attraccare: in realtà manca ancora un’ora, ma stiamo entrando nel golfo di Cagliari… Tra una cosa e l’altra la bici ed io tocchiamo la banchina alle 1230: quattro equipaggi, quattro direzioni… saluti e baci, si parte!
Via subito cattivi ad intercettare la ss195, direzione Pula: mare a sinistra, saline e laguna a destra, incendio dritto davanti… speriamo bene! Falso allarme: posso tirar dritto, deviazione sterrata per osservare i fenicotteri e pausa frutta incluse, fino a Sarroch, ore 1405 km3043, dove è ora di pausa ombra+carboidrati!
Marco e Cristian del Don Pepicu mi viziano con specialità sarde e accoglienza calorosa, ma alle 16 la strada chiama: la via è ancora lunga! Ancora sulla 195 fino al bivio per Chia, km3068, dove, dopo aver fatto il punto ed una piccola pausa frutta, alle 1730 imbocco la sp71: spettacolare serpentone che si apre la strada tra le colline fino al litorale della Costa del Sud, con le sue cale, porticcioli, torri e spiaggette. C’è ovviamente un prezzo da pagare: si sale, anche duramente a tratti… ma ne vale la pena!
Passato porto Budello ed il bivio per Capo Teulada la provinciale scarta verso l’interno per ricongiungersi alla principale, che raggiungo alle 1910, km3096: 10′ di sosta, occhio alla carta e via ancora fino a Sant’Anna Arresi dove si impone l’acquisto di una coca e di due litri d’acqua… So drio morire! Via ancora ad infilare il bivio con la sp73 che corre poco più sotto e più vicino alla costa, poi ancora ss195 e sp73 fino a raggiungere la ss126 ed il rettifilo finale per Sant’Antioco… Gera ora!!!
2115, km3135, eccoci qua: l’amico Nine mi aspetta all’entrata del paese per la prima di una lunga serie di meritatissime birre!
(Ovviamente l’appartamento si trova 3km fuori paese, in salita…)