​#ilGiro2017 day21 Messina_Raddusa, km179


Arrivato il venerdì e ripartito il sabato, giusto una settimana di vacanza nel mezzo: approfitto del relativamente scarso traffico festivo per lasciarmi alle spalle Messina ed imboccare la ss114, direzione Catania, che offre begli squarci sul litorale.
Alì Terme, Nizza, Isola Bella (1115, km2531) e, doppiato il promontorio di Taormina, ecco l’Etna fumante, che, da qui in avanti, mi accompagnerà tutto il giorno.

Giardini Naxos e, a Fiumefreddo (1150, km2543), previa consultazione con provvidenziali ciclisti, scelgo la litoranea vera e propria, anche se spesso a senso unico da sud a nord, quindi contromano purtroppo, costringe a giringiro fastidiosi: ho così l’occasione di godere un po’ di più del paesaggio offerto dai piccoli borghi e dai loro lidi.

A Pozzillo, ormai le 1330 e contachilometri a 2568, pausa frutta e panini: un’oretta e mezzo e, sfidando il caldo, si riparte: si sale gagliardi ad Acireale dove ci si ricongiunge alla ss114 per raggiungere Acitrezza (sì, i Malavoglia!) e Acicastello, dove, rimirato il normanno maniero cuneiforme (chiuso), si riprende la litoranea fin quasi Catania di cui, a colpi di tangenziale, guadagno il centro (1625, km2583).

Animata, trafficata, vivace, dedico una mezz’ora alla piazza e circondario, poi riparto alla ricerca della ss192 Catania_Gela.

Tangenziale e bestemmie ed eccoci qua, km2602, il fatidico nastro d’asfalto mi si srotola davanti, trafficato inizialmente ma sempre meno mano mano che si procede verso l’interno della piana catanese, abbandonando la costa in favore di campi ed agrumeti. Qualche casolare, rarissimi gli insediamenti.

Un’ora e 20km ed al bivio Iannerello prendo la ancor più defilata ss288: il traffico è ormai quasi assente. 1840, km2633, e benzina agli sgoccioli: pausa coca e bottiglione d’acqua dal benzinarotabacchinoeccecc… Mi prendo mezz’ora per rifiatare: fa ancora caldissimo e ne ho almeno per altre due ore. Si parte ancora in tranquilla pendenza ma poi, inevitabile, la salita: al bivio per Castel di Iudica, 1945 km2653, ci penso un attimo e poi tiro dritto: salgo ancora tra campi mietuti ed arati, punteggiati dai pali della luce e qualche masseria, il tutto impreziosito dalla luce del tramonto.

20 minuti e sorpresa: a quanto pare la strada è interrotta e mi faccio dirottare sulla marginale ss288 per Raddusa… la salita si fa impegnativa e neanche il bucolico paesaggio ormai lenisce la fatica… Chissà che finisca presto!!!

Son 50 minuti belli tosti, ma a forza di curvoni ed un paio di tornanti, finalmente si scollina e, in un paio di chilometri di picchiata, eccomi a Raddusa (2055, km2657).

Individuare la pizzeria e raggiungerla mi richiede un attimo, e poco dopo le 21 ho già i piedi sotto il tavolo: fameeee!!!

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