#ilGiro2017 day11 Ponte a Rigo_Fossogrande+, km108
Approfittato alla grande ieri sera: bagno tutto per me e quindi barba, capelli e doccia bollente! Poi si ronfa della grossa… Sveglia alle solite 07, immersi nei vapori del mattino che rendono scarsa la visibilità. Alle 08 son al bar Girasole da Alberto a regolare i conti e far scorta di carboidrati… Ci dilunghiamo un po’ in chiacchiere, poi saluti e via: variante lunga per Proceno, un po’ di asfalto e poi si sterra fino al paesino, carino e ovviamente arroccato su di un’altura. Un’ora e poco più, 1244 sul coso, ma veramente unnbel tratto… Un po’ di frutta, curioso un po’ e riparto: suicida il tentativo di VF pedonale, non si passa! Rinuncio e risalgo a braccia, riprendendo la strada. 1015 e via di nuovo, per giungere in mezz’ora ad Acquapendente, al km1252. Fa davvero caldissimo: acqua, frutta ed un po’ dombra, una mezz’ora scarsa in tutto e via di nuovo (con visita alla cripta della cattedrale, davvero bella) ancora su sterrata in pratica fino a San Lorenzo, una dozzina di km dopo, dove la vista si apre sul lago di Bolsena.
Quasi mezzodì e sole allo zenith, sete boia e gambe un po’ rigide; discesa sulla sp2, basta giocare a fare il pedone!
Strada bruttina ma traffico un po’ ridotto dall’orario: mezz’ora e sono a Bolsena, dove, dopo rapida perlustrazione, mi sparo birra e pizza, che sono in riserva! Neanche un’oretta al tavolo e son già per strada, alla ricerca di un angolino di sponda su cui pisolare: nada, tutto privato. Alle 14 mi arrendo e mi fermo all’ombra del cimitero dei caduti inglesi della Seconda Guerra, digradante verso il lago e piacevolmente alberato. 1520 e 1284km, bisogna andare: sempre sp2 e, neanche le 16, ecco Montefiascone. Caldo atroce e poca voglia, tiro dritto verso Viterbo, dove arrivo, sopravvivendo alla Cassia, alle 17 e con il coso che segna 1307.
Molto bella, specie la parte medievale: ci pedalo tre quarti d’ora con calma, poi via ancora: bella l’uscita sulla tagliata etrusca, che pure conduce ad una zona uso discarica… E poi ancora sterrate polverose in zone agricole, finché riprendo la Cassia per un ulteriore tentativo di suicidio, fallito, per giungere a Vetralla alle ore 1910 e km1327.
Una sosta s’impone: venti minuti, frutta e liquidi, poi via ancora sempre sull’asse principale, dal quale intercetto la VF e, dopo tratti di asfalto bombardato, si giunge al bel querceto di Fossogrande, ore 2015 e km1334. È ora di guardarsi attorno: ancira poche pedalate ed ecco un appezzamento coltivato a noccioli che sembra fare al caso mio… Ore 2035, km 1336, basta così.
Tappa dura e solitaria anche oggi fino a Bolsena, poi momenti di grande condivisione col traffico… e per finire ancora solitudine.
A Roma manca poco…