​#ilGiro2017 day03 Cles_Piateda, 127km


Dopo il tappone di ieri è dura svegliarsi alle 06, ma i padroni di casa escono presto per lavoro, ed io con loro: 0645 al bar, 0700 in strada. Subito lungo la principale fino al ponte di Mostizzolo, son 15 minuti, dove si imbocca la ciclabile della Val di Sole, che corre lungo l’impetuoso torrente Noce: abbondanti sali e scendi tra i larici nel rombo delle acque, qualche coltivo ogni tanto e, per ora, un bel freschetto! Molto bella e divertente, nonostante il culo di piombo della mia dueruote! Dopo due orette, a Mezzana mi si affianca Alberto, che pedala con me per mezz’ora, fino ad Ossana (267km), dove termina la ciclabile ed inizia la salita al Tonale: è già caldo, e si prospettano 15km di quelli tosti! Ma davvero! La pendenza costante sui 7% mi permette un 7kmh scarsini, di più proprio no puedo… A Vermiglio, 3km e 30 minuti dopo, mi fermo grondante per un panino ed una radler… 20 minuti e via ancora, contro il riverbero dell’asfalto ed un vento contrario che, seppur fresco, non dà sollievo… Anzi! Il sole non dà tregua, la strada è in pieno sole… notevole comunque il paesaggio, gran colpo d’occhio sulla Presanella! 1135 e una rarissima piazzola in ombra mi dà ristoro per 10 minuti, il tempo di un po’ d’acqua ed un gel, e via ancora a muso duro. Un’ultima mezz’ora ed il Tonale è espugnato! 1880mslm ma fa caldo anche qua! Affollato di motociclisti e ciclisti, baracchini e ristoranti, fa quel effetto un po’ così, tipo “me ne vado subito”, comune a questi luoghi in cui si passa per aggiungere un nome al taccuino… Una visita al monumento ossario della Grande Guerra e poi casco, guanti e antivento: giù in discesa, che è già Valcamonica!

Ponte di Legno in un lampo, ma è ora di pranzo e le strade son sgombre: proseguo verso Edolo, anche se le discese si alternano a falsipiani e salitine. Vi giungo nel caldo meridiano: 1335 e 28 gradi, vento a raffiche tipo phon: prendo possesso di una panchina sotto ad un tiglio, in compagnia degli ottuagenari del paese… due panini, acqua, un mars e poi collasso miseramente fino alle 1530!

Mi ripiglio e via, sotto il maglio solare, subito in salita verso il passo della Aprica: bella idea! Si crepa, parte seconda: ancora e sempre al sole, pendenza più gentile ma comunque vento contrario… Un esercizio zen, insomma: fino a quella curva; dai adesso, quella dopo; un altro km… e via così, ma dopo 10km sosta all’ombra di un casotto e acqua per favore che porca miseria qua si esagera! In ogni caso, un’oretta e venti in totale, quasi 100km su ruote, ed ecco Aprica… Minchia! Peggio del Tonale! Speculazione edilizia anni 50, più epoche successive… quei palazzoni che trovi a Jesolo Riccione Cervinia e sembrano tutti intercambiabili… o forse sono io… comunque: un radler e fuga! 

Discesone fichissimo con curve morbidose e traiettorie motard anche per la mia culona: basta un amen ed eccoci giù in valle a 50kmh, per sbattere quasi subito sul Sentiero Valtellina, la ciclabile che fiancheggia l’Adda e dirige ad Ovest verso il lago di Como. Son le 1730 e pedalo allegro lungo il fiume, bello pieno e veloce, ma tempo mezz’ora mi ritrovo con le gambe pesanti e lo stomaco che urla: benzina finita. Arranco fino ad una fonte, acqua biscotti e immancabile mars ma non è che proprio le cose vadano meglio… Alle 19 devio verso il centro di Piateda e trovo un super: faccio la spesa e torno in ciclabile, per cenare ad un’area di sosta appena superata. Finisce che mi lavo alla fontana e ci pianto anche la tenda. Un po’ di manutenzione alla bici e solita routine serale… Il sacco mi aspetta!

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