​#ilGiro2017 day 27 Arborea_S’Abba Druche, km119

Domenica 06 Agosto
Cena di pesce in spiaggia, esco alle 22: bici e borse son ricoperte da una viscida patina di umidità… Pineta di là della strada: solo qualche camper dirimpetto, sottobosco pulito, morbido tappeto d’aghi… perché cercare oltre? 2230: tenda ok, bici scarica, tutto pronto per infilarsi in branda… giusto un po’ di diario nel venticello serale e via!
Come entro in tenda iniziano ad affluire le auto: sabato sera, ed i ggiovini locali sembrano avere qui a 300 metri il loro ritrovo a base di drinks e musica da classifica… Nonostante il casino (musica di merda, sgommate, qualche lite) dormo benissimo, e solo due minuti di pioggia poco prima delle 07 mi svegliano sul serio: ma è poca roba, giusto per bagnare il telo superiore… Alle 0800 son già diretto verso il bar per cappuccio e cornetto, e poi via, son le 0820, verso Oristano: argino e palude, canneto e trampolieri fin quasi in centeo, alle 0910 km3302. Rapido giretto e via ancora per raggiungere, un’ora dopo km3324, l’area archeologica di Tharros: dopo Greci, Etruschi e Romani mancavano all’appello i Cartaginesi!

La visita guidata, interessante ma quasi immobili sotto il sole spietato, mi rimbambisce: 1120 e scendo al minuscolo paesino per coca ghiacciata, acqua, ghiaccioli… Riparto solo alle 12: il vento che stamattina soffiava contrario ma gestibile è ora molto più violento e mi inchioda tra i 10 e max i 15kmh, una sofferenza! Solo verso le  13 me lo trovo di lato, e le gambe mulinano impazzite al limite dello sbullonamento, portando la bici a picchi di 30 orari!

Raggiungo così Riosa, ore 1320 km3347, dove pranzare è impossibile, e devo accontentarmi di un paio di toast ed un gelato: il vento sposta i tavolini, ed io col cavolo che prima di due ore mi muovo di qua!

Ok, facciamo tre! Riparto in modalità gocciolante mostro della palude alle 16, ed è ma guarda!, subito salita… prima pedalabile, poi bestemmiabile, più causa maestrale che causa pendenza, ma poco cambia!

1705, km3363 passata Santa Caterina mi rigavettono cappello e maglia con l’acqua apposita e riparto: son già stufo!

1735, km3368 pausa all’ombra: le gambe non vanno, mangio biscotti noci e roba zuccherata. Riparto alle 1800.

1830, km3375, Cuglieri: il paese resta su, io, attratto dal miraggio di una discesa non ci salgo. Dietro l’angolo, 20 secondi di discesa ed 1km e mezzo di salita. Ne odio ogni metro, in piedi sui pedali a 4kmh.

Un po’ di discesa seria, forse 3km, soliti saliscendi ed arrivo in salita d’ordinanza: ore 1900, km3382, Sennariolo. Anche qui solo toast confezionati. La domenica non si mangia, pare. Ok, toast coca gelato e via.

1950, km3388, Tresnuraghes: sosta info al bar e riparto. Da qua sarà discesa vera, con un paio di strappi, fino a Bosa Marina, dove giungo in picchiata alle 2015, km3396: festa in paese, casino in centro! Imbottigliato tra turisti e bancarelle fatico a districarmi, ma appena posso fuggo dalla bolgia e raggiungo Bosa, un km e mezzo più su… spesa al super: 8 litri di acqua tè e succhi, che oggi ho patito la sete!

Ore 2100, km3399, bici stracarica e mi fermo in pizzeria, uscendone anche con un’indicazione per la notte: ore 2145 e via sulla litoranea, in salita per un km e mezzo e poi in discesa per un’altro, fino a piantare la tenda un modalità stealth a S’Abba Druche, ore 2210, km3403, un’area sosta camper con spiaggia, bar, ristorante e docce.

Luna quasi piena, mi trovo un angolino tra i camper  e monto la tenda alla luce della frontale, con il rombo delle onde che si frangono sotto di me… Poi, salutato il cinghiale che esce dalle docce (non scherzo!), doccia anch’io e finalmente, son le 2315, in branda!

Cheggiornataaa!!!

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